Sta per esplodere, come un vulcano, il caso Ircer di Recanati.
Avvisaglie preoccupanti si sono registrate nella giornata di giovedì scorso durante una riunione di giunta, che dicono, sia stata alquanto nervosa. In questi giorni, infatti, sono in atto grandi manovre per giungere, da parte del Comune, al rinnovo del consiglio di amministrazione dell’Ente trasformato in Fondazione di diritto privato dal primo gennaio scorso. Il sindaco Fiordomo sarebbe orientato alla riconferma di due terzi dei vecchi amministratori ma sul quel terzo di consiglieri che vorrebbe sostituire (si parla di Lucia Gigli, Amleto Conacchiari e Alfredo Moretti)
che si è scatenata un duro scontro.
Il Comune sostiene la necessità del rinnovo perché la trasformazione societaria degli Ircer da ex Ipab a Fondazione di diritto privato comporterebbe la decadenza automatica del vecchio cda.
Di parere opposto il legale dell’Ente di assistenza che nega che ci sia questo automatismo anche perché, se così fosse, qualsiasi atto, adottato nel frattempo dal consiglio di amministrazione, sarebbe da considerarsi nullo e illegittimo. Non si esclude che, se il sindaco dovesse andare avanti in questo suo proposito, il caso possa finire in Tribunale.
Non sono, peraltro, note le ragioni che hanno indotto il Comune a non confermare la fiducia di alcuni consiglieri. In pericolo c’è anche l’eventuale cambiamento al vertice dell’Ente che gestisce una casa di riposo, un discreto patrimonio agrario e la casa protetta di Villa Teresa.
Appare, infatti, del tutto probabile che, una volta subentrato il nuovo cda, l’attuale presidente, Sergio Beccacece, potrebbe risultare poco gradito e pertanto che non venga confermato nella sua carica ma vada a fare il semplice consigliere. Beccacece, d’altra parte, ha già manifestato la sua contrarietà al rinnovo del cda, che non troverebbe giustificazione giuridica, e non ha ancora sottoscritto la lista dei nuovi componenti.
Il vecchio cda, nominato nel 2009, dopo l’avvento della giunta Fiordomo, è composto da Sergio Beccacece, medico pediatra, Amleto Conocchiari, agronomo, Lucia Gigli, medico Geriatra, Alfredo Moretti, medico di base, Fiorella Moroni, impiegata amministrativa, Mirko Patrizietti, geologo, Roberto Pretini, agricoltore, e Emanuele Severini laureando in ingegneria.
Il nono consigliere, Carla Cipriani, impiegata in un laboratorio odontotecnico, in forza al Pdl, si è dimessa più di un anno fa e non è stata mai sostituita.
Altro motivo di forte contestazione da parte del suo partito che, da allora, non ha più potuto contare su un suo rappresentante all’interno dell’Ente. Il Comune sarebbe orientato anche a formare un mini comitato di tecnici che dovrebbe affiancare il Cda nell’azione di governo dell’Ente.