Il sindaco Ubaldi non si sbilancia sulle armi ai vigili

Si riapre il dibattito a Porto Recanati sulla necessità o meno di armare i vigili urbani, questione che nella vicina Recanati  non si propone perché il corpo di polizia municipale è da sempre dotato di una pistola. Il sindaco Ubaldi si dimostra molto prudente non abbracciando d’acchito la proposta, avanzata dall’assessore alla sicurezza Carlo Sirocchi di “fornire a un certo numero di agenti in servizio delle armi.” “Le competenze, dice il primo cittadino, che stiamo attribuendo ai vigili sono sempre più onerose. Reputo che una forma di difesa la dobbiamo studiare: dall’ago al missile dobbiamo scegliere compatibilmente con le loro disponibilità, con le risorse economiche, con la preparazione e i controlli medici.  E’ evidente che se chiediamo loro dei servizi dove può essere a rischio la loro sicurezza, un minimo di autodifesa bisogna che ce l’abbiano. Reputo che per fare alcuni servizi essere armati o, comunque, avere la capacità di autodifendersi, sia doveroso.” Nessuno si nasconde il fatto che i vigili porterecanatesi vivono una realtà difficile e che non è raro che si imbattano in individui imprevedibili nelle loro reazioni, come recenti episodi di cronaca hanno dimostrato.

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