Approvato il nuovo Piano Regolatore Generale

Nota dell’assessore all’Urbanistica Giacomo Galassi –  Grande soddisfazione per aver raggiunto un obbiettivo primario

Dopo oltre un anno di lavoro portato avanti dall’ufficio di Piano, che abbiamo fortemente voluto fosse interno perché eravamo convinti, ed abbiamo avuto ragione, che tra i nostri collaboratori ci fossero persone competenti e qualificate per svolgere questo tipo di lavoro (risparmiando inoltre le super parcelle di un tempo pagate a chissà quale luminare esterno), è stato approvato il nuovo Piano Regolatore Generale.

Sono stati effettuati su tutto il territorio studi geologici, botanico vegetazionali, ambientali, pianificatori, studi che ci permettono di avere oggi una fotografia completa del nostro territorio, l’immagine della città nell’anno 2012, tutto riportato in un’unica tavola tecnica.

Un lavoro di sintesi, di razionalizzazione, di adeguamento alle norme urbanistiche, un adeguamento oggettivo e puntuale di quelle che sono le prescrizioni e le direttive del PTC.

Dopo anni di sollecitazioni e di ammonizioni da parte degli enti superiori anche la nostra città si dota oggi di un Piano moderno, che non contempla espansioni di alcun genere, che mette a posto tante cose, con una impronta fortemente ambientalistica, di grande tutela.

Per questo ringrazio l’ufficio pianificazione, l’arch. Agostinelli e tutto il suo staff, il nostro staff, un Piano che dedico a colui che aveva iniziato questo lavoro un anno e mezzo fa e che ha speso per il nostro territorio la sua vita, il geom. Alfredo  Campagnoli.

La stesura del nuovo Piano Regolatore Generale è stata caratterizzata dalla necessità di creare uno strumento urbanistico dinamico e soprattutto adattato alle vocazioni naturalistiche del territorio, e dunque di valutare la concreta fattibilità urbanistica della città, prima ancora che quella economica di espansione di nuove aree. Dunque in un quadro di sostenibilità ambientale, di tutela e di valorizzazione delle specifiche risorse locali, il Comune di Recanati ha scelto in questa fase di non inserire nuove aree di espansione, sia residenziale che produttive.

L’analisi paesistico – ambientale è stata estesa a porzioni di territorio più vaste rispetto quelle indicate nell’ambito di tutela provvisoria che vigeva dal 1997. Inoltre gli studi geologici – geomorfologici unitamente a quelli botanico – vegetazionali hanno evidenziato che il territorio recanatese possiede ancora aree non intensamente antropizzate e meritevoli di essere salvaguardate e conservate il più integralmente possibile.

Grande attenzione rivolta alle aree agricole e agli spazi rurali in genere che costituiscono una grande risorsa per il nostro Comune. L’ obiettivo della conservazione di questo spazio “rurale” rimane l’obbiettivo primario, anche se le funzioni e le attività, per usi e significati nuovi, dovranno essere attualizzati.

Il Piano riconosce il ruolo decisivo degli edifici rurali sparsi nel proprio territorio, quali elementi connotativi del paesaggio e del sistema insediativo della memoria storica, edifici che sono stati tutti censiti in questi mesi, uno ad uno.

Il progetto urbanistico del territorio comunale del nuovo Piano prevede, per la prima volta,  la suddivisione del territorio agricolo in tre zone: le zone agricole normali, le zone agricole di interesse paesistico (tutela orientata) e le zone agricole di salvaguardia paesistico-ambientale (tutela integrale).

Un grande lavoro dunque, grande quanto la soddisfazione di aver raggiunto un obbiettivo così ambizioso già a metà mandato. Ora si apre la fase delle osservazioni e degli approfondimenti, con i tecnici, con i cittadini, l’Amministrazione e lo staff tecnico di Piano saranno a disposizione per fornire chiarimenti a tutti e accogliere suggerimenti che potranno rendere ancora migliore questo Piano.


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