e per colazione? cacca di piccione

E’ ormai facile imbattersi quotidianamente in scene come quella ben riprodotta nella foto accanto dove un’anziana signora, residente nel centro storico, è intenta a pulire l’ingresso di casa sua dagli escrementi dei piccioni.

La sua è una lotta impari perché sa che al mattino dopo deve mettersi di nuovo a pulire se vuole mantenere un certo decoro esterno alla sua casa. La cosa va avanti da molte settimane e non nasconde la sua disperazione.

Il suo non è un caso isolato ma è comune a tanti altri cittadini da quando il Comune ha provveduto a tutelare i palazzi pubblici in centro, come la torre civica o la facciata della chiesa di S.Agostino, con l’istallazione di dissuasori costituiti da reti e da aghi a pettine senza far nulla per diminuire la popolazione di questi volativi, sempre più numerosa. I piccioni, infatti, non hanno fatto altro che trasferirsi altrove invadendo le abitazioni private.

Il problema del guano a terra e sui tetti continua come prima, solo che ora è un problema dei cittadini che si trovano disarmati ad affrontarlo.

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