PROVINCIA DI MACERATA. IMU SU FABBRICATI A CARATTERE PRODUTTIVO: Pressoché vano l’appello ai Sindaci della Provincia fatto dalle Associazioni di categoria per aliquote eque
Lo scorso maggio, in prossimità della scadenza della prima rata dell’IMU, le imprese, soprattutto le piccole imprese, fortemente preoccupate per le conseguenze di quello che si annunciava come un vero e proprio salasso, avevano lanciato ai singoli Comuni della provincia un appello attraverso le loro quattro più grandi associazioni di categoria: una lettera firmata da Folco Bellabarba per Confartigianato Imprese, da Maurizio Tritarelli per C.N.A., da Mario Volpini per Confcommercio e da Ulderico Orazi per Confesercenti, in rappresentanza delle circa 15.000 imprese associate, venne inviata ai Sindaci dei 57 Comuni maceratesi affinchè, almeno, nella discrezionalità concessa loro dalla legge, i consigli comunali stessi si orientassero ad applicare l’aliquota più bassa possibile per tutti i beni strumentali delle imprese. Ricordiamo infatti che il Governo, nel determinare le aliquote base (0,4% abitazioni principali – 0,76% per tutte le altre tipologie) lasciava poi alle singole amministrazioni individuare categorie e fissare le relative aliquote con possibilità di aumenti o diminuzioni nell’ordine dello 0,3% (0,2% per l’abitazione principale).
Nei fatti ………….. quasi lettera morta!!
L’aliquota media applicata dai nostri Comuni per i fabbricati a carattere produttivo (laboratori, opifici ecc.) è dello 0,89% (incremento dello 0,14%, quasi la metà del massimo ammesso). Il dato è però di fatto più pesante in quanto i Comuni maggiori, quelli a più alta intensità di insediamenti produttivi, eccetto Corridonia sono tutti sopra il valore medio. In dettaglio: 1,06% (il massimo) hanno applicato Civitanova, Colmurano, Gagliole, Recanati, Tolentino ed Ussita; 1,05% Matelica; 1,0% Castelraimondo; 0,99% Macerata, Morrovalle e Pollenza; 0,96% Apiro, Montecassiano, Penna S. Giovanni, P.Recanati, Sarnano, Sefro e Visso; 0,95% Esanatoglia, Fiuminata e Montecosaro; 0,94% Cingoli, M.S.Giusto e P.Picena; 0,91% S.Severino Marche; 0,90% Montelupone, Pioraco e Treia; 0,86% Appignano, Bolognola, Caldarola, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Monte S.Martino, Montefano, Petriolo, Pievebovigliana, S.Angelo in Pontano; 0,85% Camerino e Mogliano, 0,825% Ripe S.Ginesio; 0,80% Poggio S.Vicino, S.Ginesio, Urbisaglia; 0,76% Acquacanina, Belforte del Chienti, Camporotondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Corridonia, Loro Piceno, Montecavallo, Muccia, Pievetorina, Serrapetrona; unico Comune in controtendenza quello di Serravalle di Chienti che ha addirittura portato l’aliquota al minimo possibile: 0,46%!!
.
UFFICIO STAMPA
CONFARTIGIANATO IMPRESE MACERATA