Recanati. Si sono svolti ieri pomeriggio i funerali di Antonio Cingolani, un agricoltore recanatese ottantaduenne a cui sono stati spiantati alcuni organi per essere donati. Ciò è stato possibile grazie al fatto che molti dei suoi organi si presentavano in condizioni ottime come il fegato che “sembrava quello, ci dice un amico di famiglia, di un ventenne. “Babbo, riferisce il figlio Andrea, in vita non ha mai fumato e beveva moderatamente”. “Se non fosse stato per quella caduta, ci dice la figlia Marisa, che gli è stata fatale, chissà quanto ancora sarebbe vissuto!” Purtroppo mentre era in casa è caduto battendo la testa. Da quel momento non si è più ripreso decedendo all’ospedale Torrette di Ancona. Da lì è iniziata la corsa contro il tempo per recuperare gli organi che si presentavano in buone condizioni. L’espianto è stato consentito dalla famiglia anche se Antonio in vita non aveva avuto mai occasione di esprimere questa volontà. Cingolani, fisico asciutto, era considerato da tutti un uomo estremamente buono. “Conoscendolo, ci dice la moglie Nerina, so che lui oggi sarebbe felice della scelta che abbiamo fatto, così sempre ben disponibile nei confronti del prossimo.” I familiari hanno le lacrime agli occhi quando hanno appreso la notizia che questo gesto di solidarietà potrà essere d’aiuto ad una bambina e ad un uomo. “Ci commuove il pensiero, ci dice Andrea, che queste persone potranno vivere grazie a mio padre.”