Quattro punti in due partite. Un bottino da stropicciarsi gli occhi quello della Recanatese che sembra finalmente essersi svegliata dal letargo. Il pari col Fidene e il successo con la Vis Pesaro hanno iniettato una massiccia dose di fiducia in casa giallo – rossa, ma a far ben sperare è l’atteggiamento in campo che sembra di tutt’altra pasta rispetto a quello visto nel primo scorcio di campionato. La classifica resta preoccupante in quanto Patrizi e compagni sono impantanati al penultimo posto con il Città di Marino, ma con i nuovi innesti e il rientro di qualche pedina importante si può sperare in un ottimo girone di ritorno. “Il cammino è lungo e non dobbiamo illuderci – tiene a puntualizzare l’esperto difensore Marco Morbiducci – domenica siamo ritornati al successo dopo tanto tempo ma hanno guadagnato punti anche le altre squadre che ci precedono in classifica. Sappiamo che sarà una dura lotta ma la squadra sta dando importanti segnali, che si erano già visti contro il Termoli. Poi un ulteriore passo avanti è stato compiuto in casa del Fidene. In queste ultime partite la prestazione c’è sempre stata, e i quattro punti raccolti ci hanno dato morale. Ora vogliamo chiudere l’anno nel migliore dei modi. Sabato la partita in casa della Samb si preannuncia proibitiva, ma con una partita perfetta possiamo compiere l’impresa.
Marco Morbiducci, l’obiettivo è quello di chiudere positivamente l’anno al Riviera delle Palme, anche se forse le gare da non sbagliare vi aspettano al rientro?
“Siamo consapevoli che dobbiamo far benissimo all’inizio del girone di ritorno, a partire dalla sfida casalinga con l’Amiternina. Ci attendono quattro – cinque gare che possono dire molto per la nostra classifica. Sono scontri diretti, con squadre alla nostra portata, quindi da non sbbagliare”
Quanto giovamento avete tratto dall’arrivo di Marchetti e Rossi?
“Moltissimo, sopratutto per la loro esperienza. Sono giocatori di categoria e in situazioni precarie come quella che stiamo vivendo, il loro apporto è fondamentale. Scendere in campo ogni domenica con l’assillo di dover fare risultato a tutti i costi non è facile. Si è sottoposti a grandi pressioni che solo giocatori di grande esperienza riescono a metabolizzare”
Il ritorno di Marchetti sembra aver giovato anche alla difesa, che rischia molto meno?
“Marchetti non lo scopriamo certo oggi. Sa leggere le partite, non si tira mai in dietro ed è un gradino sopra gli altri sotto il profilo tecnico e agonistico. Ha tanta esperienza e per noi è un giocatore fondamentale. E’ di poche parole ma i suoi consigli sono sempre utili”
E poi c’è Rossi, la punta che si attendeva?
“E’ un giocatore che fa salire la squadra, è determinante sui cross e da sempre l’impressione di poter far male da un momento all’altro. Con lui tutto il reparto avanzato ne trae giovamento. E’ il perno di un reparto che ha comunque confidenza con il gol, a partire da Gigli che ha segnato domenica alla Vis Pesaro. Un giocatore che sta crescendo di partita in partita. Si impegna tantissimo in settimana ed iniziano a vedersi i frutti”
Il tutto in attesa di Cavaliere, attualmente fermo ai box per un guaio muscolare.. lo vedremo dopo l’Epifania?
“Molto probabilmente tornerà dopo la sosta, e scalpitiamo di vederlo in coppia con Rossi. Tutti noi lo aspettiamo perchè siamo sicuri che insieme possono garantire i gol della salvezza. Speriamo che trovi la forma migliore quanto prima, per avere una coppia d’attacco devastante per la categoria. Se poi ci aggiungiamo il rientro dalla squalifica di Iacoponi possiamo dire che a gennaio inizierà un altro campionato per la Recanatese”
Domenica avete ricevuto l’abbraccio della tifoseria, è ritornato il giusto feeling?
“Quando i risultati non arrivano è normale che nascano dei problemini, ma ora è tutto risolto. Squadra, società e tifosi devono remare tutti nello stesso verso, per raggiungere un obiettivo comune che è quello della salvezza. Avere una tifoseria calda e sempre pronta a sostenerci ci da grande serenità”
Per concludere, ritieni questo campionato piu’ duro di quello passato?
“E’ molto piu’ duro. Ed inoltre siamo capitati in un girone con le quattro laziali imbottite di giocatori scesi dalla serie C e con gli under provenienti da settori giovanili importanti come Roma e Lazio. Quest’estate si pensava che con la crisi economica il livello scivolasse verso il basso, ed invece non è stato così. Tante squadre si sono rinforzate, anche strada facendo. Lo stesso San Nicolò ultimo in classifica ha cambiato mezza squadra e non vuole assolutamente arrendersi all’ultimo posto. Questo fa capire che siamo di fronte ad un girone di ferro”
Mauro Nardi