BCC: un milione e mezzo di perdite ma migliora il patrimonio

RECANATI. “La nostra banca è un Credito Cooperativo: è il tipo di banca giusta per il momento attuale.” Non si lascia intimorire dai problemi Albero Niccoli, presidente della BCC recanatese, e cerca di traghettare al meglio l’istituto di credito nel mare burrascoso sia della crisi economica nazionale sia in quella, più piccola ma certamente ugualmente drammatica, che ha colpito la banca. Sono i numeri a testimoniare la sua attività e a dargli man forte nell’infondere ottimismo nei soci che sono chiamati a fine mese, il 25 maggio per l’esattezza, ad approvare il bilancio 2012.

Un conto in rosso di circa un milione e mezzo di euro ma che presenta ugualmente molti lati positivi: l’aumento del numero dei soci e del patrimonio. Niccoli sul primo dato ci tiene a sottolineare l’ingresso di 450 nuove unità: “da 2.950 alla fine del 2012, dice, siamo arrivati a 3.400: circa il 16% del totale dei soci che la BCC aveva raggiunto in tanti tanti anni della sua esistenza” mentre sul dato del patrimonio con voce calma spiega come si fosse “ridotto in modo importante in occasione dell’approvazione del bilancio 2010 quando abbiamo perso quasi 14 milioni di euro decurtando totalmente l’intero  patrimonio accumulato nel corso degli anni che è così sceso da circa 52 milioni di euro a 37 e qualche cosa. Ma dall’anno scorso è aumentato e oggi è un po’ più alto rispetto a quello che avevamo due anni fa. Nel corso dell’assemblea inviterò i soci a non limitarsi ad una quota ma ad investire di più all’interno della banca per accrescere il nostro patrimonio.” 

Il presidente spiega, quindi, il perché della perdita puntando il dito sull’andamento del credito “che, dice, era stato abbastanza buono nei primi mesi dell’anno ma è andato poi progressivamente deteriorandosi. Alla fine dell’anno ci siamo trovati con stanziamenti o accantonamenti per la svalutazione del credito di poco inferiore ai 10 milioni di euro. E’ un pozzo di quattrini: per darvi un’idea noi per il personale abbiamo speso circa 7 milioni e mezzo, quindi è nettamente di più quello che abbiamo dovuto accantonare per far fronte ai rischi di insolvenza che sono diventati più elevati nel corso dell’anno. E questo nonostante che abbiamo avuto delle riprese di valore sulle perdite passate. Quindi è vero che abbiamo perso 1 milione e mezzo, però noi abbiamo dovuto mettere da parte per l’andamento dei crediti all’incirca 5 milioni di euro.” Una delle cause che ha determinato questa difficoltà è il settore dell’edilizia. “In pratica la bolla immobiliare come è stata chiamata, è scoppiata nel 2007: da allora il prezzo degli immobili ha iniziato a cadere. La svalutazione molto rilevante dei prestiti che erano stati erogati ha riguardato quasi esclusivamente prestiti erogati anni fa.” La Bcc si è fatta più accorta e prudente sul fronte dei prestiti, tant’è che i quelli erogati più di recente, aggiunge, infine Niccoli, “non dimostrano tutto sommato un andamento analogo: ciò significa che la banca sta migliorando lentamente la propria allocazione del credito.” a.t.

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