Dopo accurati controlli effettuati,dato che in Israele la sicurezza viene prima di tutto e non è una questione diMi mostri e Dica,piuttosto è un lavoro di front-line che sta nelle mani di professionisti ben coordinati sotto un rigido comando,si entra nella terra di Israele. Dopo aver goduto delle sue bellezze e aver visto lo spettacolo del deserto di Giuda,le sue dune colorate,dove sembra di vedere ilvero Patriarca Abramo,si ritorna in Patria con Israele e la sua gente nel cuore. Andare nello Stato ebraico,senza pregiudizi,nonostante i problemi e la cattiva fama che i media ed altri tendono a presentare sottolineando la presunta violenza,si potrà comprendere come si vive in quel miscuglio di gente e in quel fantastico mutare di scenari naturali e non nel giro di pochi,ma di pochissimi chilometri. Israele come molti sanno,era fino a pochi decenni orsono,terra desolata o acquitrinosa ed ora si presenta come un mondo non solo con punte di eccellenza,ma in continua trasformazione. Al termine di queste mie brevi considerazioni e riflessioni,invio un saluto al SINDACO di RECANATI,che insieme ad altre Istituzioni e associazioni ha visitato Israele e alcuni territori dell’Autorità Palestinese,senza rilasciare dichiarazioni a senso unico,come ha fatto un altro partecipante e al quale a suo tempo ho risposto adeguatamente senza irritarmi,perchè in questi casi,ricordo sempre un proverbio trasmesso da mio nonno che dice: Non arrabbiarti,tanto un giorno il mondo farà a meno di te
Pace – Shalom
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