Antonino Di Matteo detto Nino degno della cittadinanza onoraria di Recanati

“A questo ci devo far fare la fine di tutti gli altri”, con questa frase Totò Riina condannava a morte Antonino Di Matteo detto Nino, era il 21 novembre 2013 e questo è quanto pubblicava l’Espresso nel suo articolo “tutte le minacce di Totò Riina”. Dal 2012 Nino Di Matteo è Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati di Palermo e quotidianamente combatte la criminalità organizzata come già i suoi predecessori Falcone e Borsellino, su cui ha condotto le indagini dal 1999. E’ entrato in magistratura il 1991, un anno prima della strage nel 1992, e come tutti gli uomini che del proprio lavoro ne fanno una ragione di vita, ha raccolto una eredità  fatta di sacrifici e alto senso del dovere, a discapito della propria libertà  personale, vivendo di rinunce e nella impossibilità di avere una vita “normale” come la intendiamo noi, liberi cittadini, fatta di tante piccole cose, per vivere perennemente sotto scorta per sottrarsi a rappresaglie da parte di mafiosi e di uomini che della  illegalità ne hanno fatto un sistema di vita. Quelli come Di Matteo, sono uomini degni di massimo rispetto e come tali devono essere portati ad esempio a tutti quegli italiani che nella giustizia ancora credono e a cui affidano le speranze di legalità del proprio paese. Non facciamo di questi uomini solo oggetti commemorativi, quando la loro vita non significa più nulla per le varie mafie, ma rendiamo loro il giusto riconoscimento quando ancora possono dare alla collettività un modus vivendi fatto di legalità e rispetto per le istituzioni , confermando  loro, la stima e la gratitudine che meritano.

Il Movimento 5 Stelle di Recanati, in una mozione protocollata in data 22 Aprile 2015, ha proposto Nino Di Matteo come uomo degno di ricevere la Cittadinanza Onoraria di Recanati, onorati di poterlo annoverare tra i cittadini degni di menzione e come segno tangibile di rinuncia da parte di tutte le istituzioni pubbliche, alle infiltrazioni malavitose che, in tutti i modi, cercano di insinuarsi tra le pieghe della burocrazia al fine di trarne benefici a discapito del regolare andamento delle gare di appalto, e ovunque si possa trarre profitto illegalmente. Ci aspettiamo che questa mozione venga discussa al piu’ presto in Consiglio comunale, e dopo le proposte di Cittadinanza Onoraria per Martone e Germani, fatte dalla maggioranza per aver dato lustro alla nostra cittadina, speriamo vivamente che questa nostra proposta venga accettata all’unanimità da tutti i consiglieri comunali. Saremo davvero curiosi di ascoltare le motivazioni che potrebbero accompagnare un eventuale rifiuto.

 

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