La pioggia di venerdì scorso non ha solo aperto una ferita preoccupante sul versante del Colle dell’Infinito con la terra che scivolando a valle ha spalancato una voragine di enorme dimensioni ma tutto il territorio è colpito da tempo dalle conseguenze del dissesto idrogeologico dell’intera collina dove sorge il comune leopardiano. Sempre nella serata di venerdì gli operai del comune, sono intervenuti contemporaneamente lungo la circonvallazione del Colle dell’infinito e in via Igino Simboli dove un torrente di acqua e fango si è riversato dalla scarpata sovrastante di via Badaloni. Sul luogo anche i Vigili del Fuoco per liberare tre garage dal fango che ha raggiunto anche l’altezza di oltre mezzo metro.
Ne sanno qualcosa alcune famiglie e soprattutto quella di Franco Apis che è stata la più colpita da quell’onda improvvisa che ha fatto vivere atti di vera paura. La moglie Dina Carbonetti ci indica anche il punto in cui l’acqua melmosa è arrivata mettendo fuori uso alcuni elettrodomestici come due lavatrici e intaccando la mobilia e veicoli all’interno parcheggiati. “Sono stati tra giorni di duro e continuo lavoro, racconta la signora, per liberare i nostri due garage dalla tanta acqua e fango precipitati dalla scarpata. Così non si può andare avanti perché altre volte abbiamo subito questi danni anche se quelli di venerdì sono stati i più gravi.”
I residenti si appellano al Comune perché provveda a sistemare e rendere sicura la zona. Un’altra situazione del genere non la vogliono proprio più vivere.
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