L’omaggio, che la banda cittadina ha reso alla famiglia Leopardi, in occasione del 29 giugno, ha richiamato l’attenzione su questa Istituzione che il prossimo anno festeggerà i 200 anni dalla sua fondazione avvenuta nel lontano 1816 su iniziativa del minorita Antonio Storani. Particolarmente apprezzate, l’altro giorno, anche le nuove divise candide e il repertorio scelto che, come nella famosa canzone di Mina, ha fatto a tutti passare la tristezza. La novità di quest'anno è stata la presenza, fra i musicisti, uomini e donne come ormai impone le pari opportunità, di due new entry: Luna e Cinzia, la prima italiana e la seconda di nazionalità straniera. Nel 2011 la Regione le ha attribuito il titolo di “Gruppo di musica popolare e amatoriale di interesse nazionale”.
La banda è intitolata ormai da tempo al tenore recanatese Beniamino Gigli della cui protezione il complesso godette per circa un ventennio (dal 1930 al 1950), sotto la guida dell’indimenticabile Vincenzo Càfaro. Ora questo delicato compito è affidato al M° Stefano Crucianelli, vincitore del concorso indetto dal Comune nel 1994. Dal 2009 la presidenza del Corpo bandistico è stata assunta da Sergio Vincenzoni mentre il ruolo di capobanda è affidato al prezioso Marcello Lorenzetti.
Da alcuni anni la sala prove dell’associazione è stata spostata nell’ex ludoteca, in via Cesare Battisti, dove ancora non si è riusciti a porre un rimedio a quel tetto fatto interamente di vetro che quando piove, però, lascia sgocciolare l’acqua. Tutti gli strumentisti confessano di avere una grande nostalgia della loro vecchia sede, nel Chiostro di Sant’Agostino, oggi trasformata in palestra per la vicina scuola elementare “Gigli”. Nel giorno del compleanno del poeta si sono fatti fotografare sotto la vecchia insegna che ancora è lì, all’ombra della Torre del Passero Solitario che ispirò a Leopardi i famosi versi.
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