Grave la perizia geologica di 17 anni fa, infilata dentro un progetto per la scuola Gigli.

Simone Giaconi della civica Obiettivo Recanati aveva avvertito, durante la seduta del Consiglio Comunale del 31 marzo scorso, che si andava ad approvare un progetto di recupero della scuola elementare Gigli, chiusa nel 2009 dopo il terremoto dell’Aquila, con allegata una perizia geologica di 11 anni prima senza che il professionista che l’aveva redatta ne sapesse nulla. Un fatto di inaudita gravità sul quale l’amministrazione per ora non dice nulla.  Eppure il Comune è addirittura ricorso al Tar contro l’esclusione, da parte della regione, di quel progetto dai finanziamenti previsti dall’edilizia scolastica perché ritenuto non cantierabile nell’anno in corso. Forse neppure la commissione regionale, che ha stilato la graduatoria dei progetti presentati dai vari comuni, con tanto di punteggio assegnato ad ognuno, si è accorta di questo fatto molto grave. “Ricordo, dice Giaconi, che nonostante la pratica sia stata consegnata ai consiglieri solo 24 ore prima che venisse portata in consiglio, non dando modo, così, a noi della minoranza di leggere le carte, sono riuscito ugualmente a dare una sbirciata alla documentazione. Mi sono accorto subito che era grave che ci fosse una perizia geologica che risaliva al 1998, molti anni prima che la  scuola, dopo il terremoto dell’Aquila, fosse stata chiusa perché considerata inagibile. La perizia non garantiva, cioè, la sicurezza della scuola, dei bambini e degli insegnanti.” Non solo, ma l’aspetto ancor più grave è che il geologo, che aveva redatto quella perizia, era all’oscuro di tutto. “Già, aggiunge Giaconi, c’è stata una violazione inaudita di molte norme e, malgrado l’abbia denunciata in consiglio, nessuno ha risposto. Sono stupito che né il segretario comunale né il presidente del consigliò, come tutti i tecnici presenti, abbiano detto una sola parola.” Giaconi non ha dubbi: tutta questa vicenda “dimostra chiaramente che gli interessi pubblici coincidano con gli interessi privati, una commistione di cose che non va bene. La cosa più grave è che i privati (il gruppo di ditte e la fondazione Ircer che avevano presentato il project financing ndr) avevano in mano, fornita dal Comune, quella perizia geologica. Nessuno si è accorto, fra quelli che hanno approvato il progetto in Consiglio, che la perizia non riguardava la messa in sicurezza della scuola Gigli? Che il professionista fosse all’oscuro di tutto? Sono sicuro che tutti quelli che hanno votato il progetto dovranno rispondere del fatto di aver chiuso gli occhi su una cosa palesemente illegale.”

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