Dubbi, defezioni e bisticci politici per il Palio di San Giovanni

Il Palio di San Giovanni torna a far discutere anche quest’anno. Lo sanno bene i cittadini di Porto Recanati che l’anno scorso – per la prima volta dall’istituzione di questa manifestazione – non hanno visto svolgersi il consueto appuntamento storico-sportivo della cittadina che, qualora fosse stato messo in atto, sarebbe giunto alla ventesima edizione. Poco male, la ventesima edizione ci sarà nel 2015… a meno che non saltino fuori, all’ultimo, ulteriori defezioni! E già, dopo l’annuncio shock di Carlo Reboli, Presidente del quartiere Montarice, che ha annunciato l’assenza del suo quartiere per mancanza di atleti, sembra che questa piaga non sia debellata ma che anzi debba colpire anche altri quartieri.

Castelnuovo e Santa Maria in Potenza sono i due rioni che per adesso non sembrano aver completato la rosa degli sciabbegotti che ogni squadra deve avere a disposizione, e che va – per regolamento – da un minimo di 10 atleti a un massimo di 12. Per ora Castelnuovo dovrebbe contare su una rosa di 8 atleti mentre è molto più drammatica la situazione di Santa Maria in Potenza con appena 5 componenti.

Nel frattempo – è inevitabile – la politica si mette di mezzo, e, pochi giorni fa, sono state mosse accuse dall’ex assessore al turismo Italo Canaletti verso Sabrina Montali, rea di non aver fatto niente contro un esponente di Montarice e di Uniti per Porto Recanati che avrebbero causato la frattura fra sciebbegotti ed Ente Palio, impedendo così lo svolgimento del Palio di San Giovanni nella scorsa estate. Non è tutto, Canaletti afferma che questa persona avrebbe avuto un ruolo “da incendiario piuttosto che da pompiere” e che fosse, al contempo, protetto sia dell’ex vicesindaco Lorenzo Riccetti che dal Presidente di Montarice Carlo Reboli.

Sdegnata è stata la reazione dell’Upp, tramite un comunicato via Facebook, nella quale attribuisce le infelici dichiarazioni dell’ex assessore al fatto che si sia da poco trasferita in una villetta “popolare” a Montarice. Fatto sta che l’Upp respinge le accuse, dicendo che il Palio è organizzato non dall’amministrazione comunale ma da un’associazione privata, e che anzi loro avevano svolto, l’anno scorso, un ruolo di mediazione tra gli sciabbegotti e l’Ente Palio. Concludendo, e ricordando, che fu proprio Italo Canaletti, con le sue dimissioni, a far cadere in quel di maggio la giunta comunale.

Ora, tralasciando per un momento i vari bisticci politici, resta il dubbio di chi parteciperà al Palio e se, qualora il forfait salisse veramente a 3 squadre, se si farà, a questo punto, realmente o no. Ricordiamo che a breve, mercoledì 19 agosto, ci sarà il giuramento delle ciurme, e ancora i dubbi e le perplessità sul Palio restano.

 

 

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