Brutta avventura per Gabriele Menghini, 67 anni, conosciutissimo in città oltre che per il lavoro (è rappresentante di materiale per ufficio e cancelleria in genere) anche per il suo impegno nel ciclismo a livello nazionale. Ieri sera, verso le 22,30, quattro malviventi sono entrati da una finestra dall'altro lato della cucina (dove lui si trovava in quel momento da solo) della sua villetta in via Paolina Leopardi dove abita insieme al figlio dopo la recente morte della moglie. Improvvisamente, quindi, si è trovato di fronte i quattro banditi tutti con il passamontagna in testa che, con accento straniero e con fare molto deciso, gli hanno immediatamente chiesto di aprire la cassaforte. Al sua istantaneo moto di ribellione non hanno avuto alcuna remora a sferrargli un gran pugno in faccia e a minacciarlo con un cacciavite. A quel punto a Menghini non è rimasto altro da fare che condurli alla cassaforte e aprirla. Dentro soldi e gioielli per un valore di circa 15 mila euro. Solo a quel punto i ladri se ne sono andati avendo, però, prima cura di manomettere il telefono e di nascondere il cellulare di Menghini sperando così di ritardare l'allarme alle forze dell'ordine. Non appena allertati, sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri di Recanati che hanno poi chiesto l'intervento anche del 118 per la ferita al volto riportata da Menghini. Sono in corso indagini serrate aiutate anche dai filmati della videosorveglianza cittadina che in quella zona conta più di una telecamera.
;