Astea: tutti a casa e largo alle donne! Ma sotto sotto ……..

Mario Berrè, presidente dimissionario assieme agli altri componenti pubblici del cda del gruppo Astea, ha ripercorso oggi, nel corso di una conferenza stampa, come si è giunti a questa decisione delle dimissioni in massa di tutti i consiglieri nominati un anno fa dai comuni soci della multiutility osimana. La motivazione ufficiale è la necessità di provvedere al rispetto del DPR 251, in vigore dal 2013, per cui in tutte le nomine si deve tener conto delle quote di genere. In altre parole il cda di Astea, composto da sette componenti compresi i due di nomina del privato, la Gpo deve almeno essere composto per un terzo da donne.

Dopo due anni dall’attuazione del decreto, nel giugno del 2014, prima ancora che avvenisse la nomina del nuovo cda, è stata inviata una e-mail indirizzata a tutti i soci in cui si raccomandava il rispetto delle quote rosa: raccomandazione caduta nel vuoto perché, tranne il Comune di Recanati che nomina i suoi due rappresentanti scegliendo un uomo, nella persona di Enrico Cacciagiù, che andrà poi a ricoprire la carica di vice presidente, e la consigliere Maria Elena Sacchi, gli altri nominano tutti componenti maschili. Passa un anno e l’assemblea dei soci fa fatica a trovare un accordo per riportare tutto nella legalità. Da qui la decisone, per superare l’impasse, delle dimissioni in massa. Fin qui la storia lineare, e apparentemente convincente, esposta dal presidente uscente Mario Berrè su come si è giunti a questa situazione, quella di privare, pur momentaneamente, l’ente di un suo organismo importante.

Ma poi esce fuori, nel corso dell’incontro, un altro importante aspetto, già in parte noto da tempo: l’essere venuto meno il rapporto fiduciario fra il sindaco di Osimo Pugnaloni e lo stesso Berrè. Le dimissioni di quest’ultimo non sarebbero, quindi, solo formali ma per lui l’esperienza si conclude qui, dopo appena un anno e mezzo di mandato. Lo stesso è per il consigliere donna di Recanati, Maria Elena Sacchi, che non si sarebbe resa disponibile ad accettare di nuovo l’incarico di consigliere in quando siede già nel cda del Cosmari, un doppio incarico che aveva sollevato critiche da più parti e, in modo particolare, da Maria Grazia Mariani, consigliere comunale di Osimo.

Oggi, intanto, si riaprirà il bando per le candidature che avrà scadenza il prossimo 30 settembre. Subito dopo è prevista la convocazione dell'assemblea ordinaria per la nomina dei nuovi vertici. Ma i problemi sono tanti da risolvere. C’è il delicato aspetto del privato, che vorrebbe uscire da Astea rinunciando alla sua quota del 21% che detiene della società. Stesso problema delle quote rosa, inoltre, lo avrebbe anche il cda di Astea Energia che in più per la spending review dovrebbe ridurre, dagli attuali nove a sei, i consiglieri di amministrazione.

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