I genitori dovranno essere informati dall'Asur, dalle aziende ospedaliere e dalle strutture sanitarie private accreditate sulla possibilità di darne sepoltura anche in forma anonima. All'ordine del giorno della seduta anche gli incontri per l'esame e la definizione della pdl per le autorizzazioni e l'accreditamento istituzionale delle strutture e dei servizi sanitari, socio-sanitari pubblici e privati.
La Commissione Sanità, presieduta da Fabrizio Volpini (Pd), ha approvato la proposta di modifica al regolamento regionale sulle attività funebri e cimiteriali, relatori i consiglieri Luca Marconi (Popolari Marche – Udc) ed Elena Leonardi (FdI), nella parte che riguarda l'autorizzazione all'inumazione e tumulazione dei feti e prodotti abortivi. In particolare, si stabilisce che l'Asur, le Aziende ospedaliere e le strutture sanitarie private accreditate, debbano predisporre opuscoli informativi sulla possibilità di richiedere, nei limiti e con le modalità previste dalla normativa statale e regionale, la sepoltura del feto o del prodotto abortivo, e sulle disposizioni applicate in mancanza di tale richiesta. L'opuscolo, insieme con la richiesta di consenso formale, è consegnato ai genitori, ai parenti o a chi per essi, al momento del ricovero presso la struttura sanitaria.
“E' un'applicazione regolamentare – ha detto Marconi – per rendere pienamente operativa una legge che consente un atto di civiltà e di umana pietà in un contesto molto delicato come è quello della mancata nascita di un concepito”.
“Ritengo – ha dichiarato Leonardi – che l'avere una conoscenza appropriata su quanto prevede una legge già esistente, quale dare una degna sepoltura ad un bimbo non nato, possa essere molto importante e di aiuto in un momento molto difficile nella vita di una donna e di un genitore”.
Per la sepoltura al cimitero, inoltre, non è obbligatorio indicare sull'eventuale lapide il cognome di uno o di entrambi i genitori ma è possibile anche usare un nome di fantasia a cui, nella relativa sezione del registro cimiteriale, corrisponderà l'effettiva appartenenza anagrafica del prodotto del concepimento.
In apertura dei lavori, la Commissione ha continuato con le audizioni per l'esame e la definizione della proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale per le autorizzazioni e l'accreditamento istituzionale delle strutture e dei servizi sanitari, socio-sanitari pubblici e privati. Sono stati ascoltati il presidente del CREA – Coordinamento regionale enti accreditati della Regione Marche – Francesco Cicchi; il presidente del Coordinamento delle Comunità di accoglienza per minori della Regione Marche, Andrea Marangoni; il professor Francesco Di Stanislao del Dipartimento di Scienze Biomediche e Sanità Pubblica – Università Politecnica delle Marche; il presidente AIOP – Associazione Italiana Ospedalità Privata – Antonio Romani e il presidente ARIS – Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari, Mario Ferraresi. (s.g.)
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