Alessandra Marini, recanatese, infermiera al poliambulatorio di Porto Recanati, ha la voce che le trama ancora, per la notte di terrore e di paura che ha vissuto, quando ci racconta ciò che ha vissuto suo figlio Giovanni Carletti che vive a Parigi, 30 anni insegnante universitario, intrappolato in un bar metre in due ristoranti vicini sparano all'impazzata. Alessandra, quando si è scatenato l’inferno nella capitale francese era a Porto Recanati ad una festa in un locale. Il suo cellulare ha cominciato a squillare. “Sono uscita fuori, racconta, e ho saputo quello che era successo a Parigi. Ho iniziato allora a cercare mio figlio Giovanni che, però, non mi rispondeva né con il cellulare né con WhatsApp anche perché poi ho saputo che aveva il cellulare rotto. Sono corsa subito a casa pensando che tra computer e telefono sarei riuscita a contattarlo in qualche modo. Purtroppo stavano ancora lì, in un bar, tra i due locali, dove è iniziata la sparatoria, con il suo amico Dario anche lui di Recanati e altri amici francesi. ”Quando hanno iniziato a sentire i primi colpi in un primo momento hanno pensato che si trattasse di uno spettacolo di fuochi d’artificio, non si sono resi subito conto di ciò che invece purtroppo stava accadendo. Sono quindi usciti dal bar e gli è venuto incontro un ragazzo urlando loro che stavano sparando dentro il ristorante. Allora sono rientrati subito dentro al bar dove il gestore ha chiuso immediatamente la saracinesca e loro sono rimasti lì dentro sino alla 3 di notte finché non gli hanno detto che potevano uscire. Sono quindi andati immediatamente a casa. Il ristorante è uno dei primi due dove hanno iniziato la sparatoria. La ragazza di Giovanni è parigina, ma in questo periodo è a Montreal in Canada da suo fratello in vacanza. Giovanni, mentre era chiuso nel bar ha chiesto il cellulare ad una ragazza che aveva internet ed è riuscito a mandare una email alla ragazza. “Io attraverso WhatsApp, dice ancora Alessandra, sono quindi riuscita a mettermi in contatto con lei ed è stata lei la prima a tranquillizzarmi e mi ha detto che Giovanni era nel bar.” L’amico Dario che ha vissuto con lui quella notte di incubo, era in vacanza a Parigi. Ora sta tentando di raggiungere l’Italia in aereo.
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