Ad una settimana dai terribili attentati che hanno colpito la Francia, il clima che si respira in Italia ed in tutta l'Europa è un clima di tensione, di paura, frutto di una naturale reazione rispetto alla morte che si è affacciata in modo così brutale nella nostra quotidianità.
A Parigi non sono stati colpiti dei simboli, palazzi istituzionali, ma semplici cittadini, per lo più giovani. Alla popolazione colpita da questi tragici eventi, ai nostri connazionali ed ai nostri concittadini che si trovano a Parigi ribadiamo tutta la nostra vicinanza.
Ma anche in una fase così difficile, mentre un altro attacco terroristico è in atto a Mali, non bisogna perdere la ragione, non bisogna cedere alla paura, all'odio, al razzismo, la voglia di pace e di giustizia deve prevalere su tutto il resto.
La reazione della Francia non ci tranquillizza di certo, una risposta simile a quella che gli Usa diedero in Afghanistan dopo l'attacco alle torri gemelle.
Ripetere gli errori compiuti in questi anni sarebbe davvero imperdonabile, le operazioni unilaterali hanno creato disastri in tutto il Medio Oriente destabilizzando interi Paesi come l'Iraq, la Libia e la Siria, continuare con la medesima politica estera sarebbe un vero proprio suicidio.
Noi vogliamo la pace ed essa deve passare attraverso soluzioni politiche da trovare con le varie fazioni in campo, con tutte le minoranze dei vari Paesi coinvolti, ma crediamo anche che l'Isis oggi vada sconfitto attraverso un intervento militare che coinvolga anche i Paesi arabi come l'Iran, l'Egitto, l'Arabia Saudita ecc…
L'Isis va sconfitto con le armi, ma anche interrompendo loro tutte le fonti di finanziamento: armi, petrolio, denaro.
Sconfiggere l'Isis in Medioriente, costruire la pace attraverso tavoli politici, sostenere le popolazioni colpite dalla guerra, combattere nelle nostre città il razzismo, l'esclusione sociale ed il disagio di cui si nutre il terrorismo in occidente.
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