Adrián N. Bravi (San Fernando, Buenos Aires, 1963), vive a Recanati e lavora come bibliotecario presso l’università di Macerata. Nel 2004 comincia a scrivere in italiano: dopo l’esordio con Restituiscimi il cappotto (Fernandel, 2004), ha pubblicato con nottetempo La pelusa (2007), Sud 1982 (2008), Il riporto (2011), L’albero e la vacca (nottetempo/Feltrinelli 2013) con il quale è stata inaugurata la collana indies di Feltrinelli e ha vinto il Premio Bergamo 2014. Nel 2015 l’editoriale argentina Sofia Cartonera ha pubblicato una breve raccolta dei sui racconti, Después de la línea del Ecuador. L’inondazione per la nottetempo è il suo libro più recente.
Nel 2012, il cortometraggio di Andrea Papini ispirato al romanzo Il riporto ha vinto la prima edizione del Premio Bookciak 2012.
I suoi libri sono stati tradotti al francese, all’inglese e allo spagnolo.
Dicono di lui:
Alessandra Iadicicco de La Stampa scrive “Un’irresistibile verve comica incline a un lirismo trasognato. Un talento”.
Riccardo Jannello del Quotidiano Nazionale lo definisce “Lo scrittore dei due mondi”.
Personalmente trovo che in Adrián Bravi si conservino intatte le memorie, tra fantasia e realtà. Immagini legate da quel sottilissimo filo che è il senso della nostalgia atavica ereditato da ognuno di noi, da un tempo senza tempo.
Luciana Interlenghi
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