C’è una differenza di appena 68 unità in più tra la popolazione recanatese al censimento del 2001e quella che alla fine del 2014 risultava residente nella cittadina leopardiana a testimoniare come la comunità abbia perso un po’ del suo vecchio appeal insieme a una fitta rete di realtà economiche che un tempo attirava molte persone, sia dall’estero che dal sud Italia, in cerca di lavoro. L’impietosa analisi dell’indagine sul “brand Recanati”, voluta a suo tempo dall’Amministrazione aveva fotografato una città “per vecchi”, poco dinamica e un po’ addormentata. Eccola qua nei numeri: i morti superano i nati 199 a 185 con un saldo in negativo di 14 unità in meno e le partenze superano altrettanto gli arrivi: 433 emigrati contro 381 immigrati con meno 52 residenti. L’anno horribilis, a dire il vero, è stato il 2011 con un saldo negativo di 441 unità, forse dovuto ad un conteggio esatto della popolazione con il censimento, parzialmente ripreso nel 2012 (+ 34) e nel 2013 (+100) per poi ritornare al segno negativo alla fine del 2014. Se diminuisce la popolazione, al contrario aumentano i nuclei familiari anche se riducono piano piano il numero dei loro componenti: alla fine dell’anno erano 8.312 composti in media da 2,57 persone (nel 2003 la media era 2,84). Ma Recanati è veramente un paese per vecchi? Stando all’anagrafe, si: a fronte di 6.107 giovani dagli 0 ai 29 anni ce ne sono 10.559 in età adulta (30-65 ani) e ben 4.797 in età senile, e cioè oltre i 65 anni. Teoricamente a Recanati nel 2015 ci sono 58,9 individui a carico ogni 100 che lavorano (nel 2002 era 53,4) e quelli che lavorano sono generalmente già anziani. Il rapporto tra gli anziani e i giovani ha assunto proporzioni notevoli raggiungendo nel Comune di Recanati al 1° gennaio 2015 quota 174,2%, e cioè ci sono 174,2 anziani ogni 100 giovani (in provincia di Macerata è del 180,8 %, Regione Marche 179,7 % e, infine, quello nazionale 157,7 %). A dirla tutta, infine, a fare da padrone sono le donne, 11.181 donne che distanziano abbondantemente gli uomini fermi a 10.276 unità e ha ragione chi dice che le donne campano di più: dai 90 anni in su 323 persone 235 sono donne e 88 uomini. E tralasciamo i numeri delle vedove!
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