Danilo Interlenghi al Caffè di Luciana

Durante l’attività di giornalista, mio padre Danilo pensò bene di studiare la stenografia per svolgere al meglio la professione ed acquisire la velocità di scrittura necessaria per trascrivere interviste e conferenze. Erano gli anni ’50 e ’60 e negli istituti scolastici veniva insegnato il metodo tedesco Gabelsberger, il Cima e il Meschini.

“Il monaco agostiniano Serafino Marchionni, nato a Montegranaro il 13 ottobre 1875, creò un originale sistema stenografico di tipo geometrico, tentando una maggiore facilità di tracciamento e di unioni, proporzionando i segni secondo la loro percettibilità e frequenza, e differenziandone le dimensioni e le posizioni. Iniziò il lancio del proprio metodo nel 1903. Trasferitosi poi a Roma, ed in seguito a Fermo, ne continuò costantemente la propaganda, ottenendo un discreto successo e buoni allievi, ma non ottenne mai un riconoscimento ufficiale.” È ciò che troviamo scritto in internet, ma lo stesso Padre Serafino Marchionni, autore del sistema, così scrive nella presentazione della prima pubblicazione della guida stenografica italiana: "In seguito ad una malattia oculare, che mi ha reso difficile la lettura e la scrittura, temevo di non potermi più occupare della propaganda del mio sistema tipostenografico e che perciò sarebbe morto con me. Ma Iddio, a cui sono debitore di tante grazie, ha voluto farmi segno ad una grande consolazione, ispirando il molto Rev.do P. Gabriele Marinucci, Superiore maggiore della mia Provincia Religiosa e l’egregio prof. Danilo Interlenghi, appassionato cultore del mio sistema, a compilare e pubblicare una Guida per lo studio del medesimo.”

Dopo la pubblicazione della guida, il sistema Marchionni è adottato dagli istituti scolastici della zona di Fermo. Nel 1972, a nove anni dalla morte di Padre Serafino, una quarta edizione in formato tascabile viene data alle stampe.

“La grammatica-antologia” scrivono i curatori Interlenghi e Marinucci “è destinata non soltanto agli allievi che possono contare sull’aiuto dell’insegnante, ma soprattutto a quelli meno fortunati, costretti a lavorare da soli. Perché abbiamo scelto questo formato? Perché la pubblicazione deve fare buona compagnia sul tavolo di lavoro o in tasca, pronta per esser consultata in qualunque momento…è risaputo che solo con un costante e serio esercizio si potrà diventare stenografi.”

(nella foto Danilo Interlenghi mostra il ritratto di Padre Serafino Marchioni da lui realizzato e pubblicato nell'edizione tascabile dell'antologia stenografica)

Di questo e d’altro, mio padre ed io abbiamo conversato, ricordando.

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Luciana Interlenghi

 

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