Conferenza stampa oggi pomeriggio dei vertici della Bcc di Recanati-Colmurano dopo la notizia, uscita nei giorni scorsi sul giornale economico Il Sole 24 ore, che poneva l’istituto di credito recanatese al settimo posto nella classifica delle 37 Bcc italiane, su un totale di 368, che hanno prestiti deteriorati a un livello sopra il 20% dell’intero portafoglio crediti. Per l’esattezza, la Bcc di Recanati-Colmurano, ha una percentuale che si attesta sul 25,5 %, ciò significa che ha attualmente in pancia un quarto del suo portafoglio impieghi zavorrato da sofferenze e incagli. Alberto Niccoli, presidente, Sandrino Bertini, vice presidente, e Stefano Canella, direttore, si sono presentati ai giornalisti per tranquillizzare i clienti della banca pur confermando l’esattezza dei dati forniti dal quotidiano di Confindustria. Dati, però, che vanno letti diversamente perché è da tempo che la banca è caratterizzata da un’incidenza del credito deteriorato significativo e la causa principale proviene da una situazione pregressa alquanto pesante, risalente al 2010, da quando cioè c’è stata l’ispezione della Federazione delle Bcc marchigiane e poi, l’anno successivo, quella della Banca d’Italia. Quella volta c’era stato un aumento del credito deteriorato di circa 19 milioni di euro, un valore elevato seguito da una serie di ulteriori peggioramenti dovuto al progressivo, quasi fisiologico, deterioramento. “Noi abbiamo affrontato, ha affermato Niccoli, questo momento con difficoltà per via dell’economia della zona che non è ripartita a causa del perdurare della crisi economica generale. Da noi questa situazione si è verificata prima delle altre Bcc ma ora siamo riusciti a migliorare la nostra situazione. In pratica nel corso dell’ultimo anno la quantità di credito deteriorato della nostra banca è aumentata al tasso più basso di tutte quante le altre Bcc delle Marche. Cioè la percentuale, di cui è ulteriormente aumentato il credito deteriorato, è inferiore a quella di qualsiasi altra Bcc della regione.” Stefano Canella ha tracciato un quadro rassicurante dimostrato anche dal fatto che la crescita del credito deteriorato ha raggiunto nel 2015 il 3.8% con un picco nel 2013 del 6%. La crescita del credito deteriorato è stata uguale per tutto il sistema e la cosa positiva è che il tasso nel 2015 è addirittura negativo, quindi la massa del deterioramento nel 2015 è addirittura diminuita. “Noi siamo in costante miglioramento tanto è vero che l’anno scorso la banca ha guadagnato 2 milioni e mezzo e quest’anno la tendenza prevede un milione in più rispetto al 2014.” E’ emerso, nel corso dell’incontro con gli organi di informazione, che l’ammontare complessivo delle sofferenze è di 90 milioni e che durante l’anno corrente sarà quasi inevitabile che si vada verso processi di accorpamento con altri istituiti di credito.
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