Un viaggio nell’Italia più bella e dolorosa attraverso la voce dei portalettere. E’ “Andare camminare lavorare”, il nuovo libro di Angelo Ferracuti, ad offrire un punto di vista inaspettato, quello dei portalettere, capaci, più di ogni altro, di penetrare le mille realtà, a volte difficili, dell’Italia. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, Ferracuti ci porta a con sé tra raffreddori, sogni, pedalate, in giro per lo stivale a conoscere i luoghi ma anche le storie dei postini, in un reportage narrativo accattivante.
Conosciamo Beniamo a Murano, Rosalba che nella sua tesi di laurea in Farmacia parla del rischio d’inquinamento cui sono esposti tutti i postini di Bologna, compresa lei. E giriamo la Prato cinese con Alessio e anche la Porto Recanati multietnica di Alessandra.
E poi ancora su e giù, a Ballarò, nei Quartieri Spagnoli, tra le desolate terre del Molise, ma anche nei luoghi dove hanno vissuto Mastronardi, Pavese, Biamonti ecc.
Un libro che è non solo un viaggio “attraverso”, ma anche “dentro”, perché, come si legge nel retrocopertina, “i portalettere registrano, guardano si accorgono. Non sfugge loro niente, tutto messo da parte in un luogo segreto della memoria. Oggetti, visi, sguardi, profumi. Sanno i dolori, le malattie, ma riescono a intuire anche gli stati improvvisi di felicità”.
L’appuntamento è domenica 10 aprile, alle ore 18.00, alla libreria Passepartout di Recanati, situata in Piazzale Patrizi (centro storico). Conversa con Angelo Ferracuti lo scrittore Piergiorgio Viti.
Angelo Ferracuti – una breve nota biografia
Angelo Ferracuti è nato a Fermo nel 1960. Ha pubblicato raccolte di racconti e romanzi, fra cui Attenti al cane (Guanda, 1999), ma soprattutto libri di reportage come Le risorse umane (Feltrinelli, 2006), Viaggi da Fermo (Laterza, 2009), Il costo della vita (Einaudi, 2103), Andare, camminare, lavorare. L’Italia raccontata dai portalettere (Feltrinelli, 2015). Per Feltrinelli ha curato, insieme ad Andrea Cortellessa, la Cometa Romanzi di Luigi di Ruscio (2014).
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