Agostino Ingenito spinge a Napoli per la riesumazione delle ossa di Leopardi

Agostino Ingenito, giornalista, cultore e studioso di Leopardi, vive a Napoli dove sono custodite, nel Parco Virgiliano, le presunte spoglie del poeta recanatese. Ha appoggiato pienamente il manifesto appello pubblicato recentemente da Silvano Vinceti per la riesumazione dei resti di Leopardi per conoscere finalmente, con la prova del dna, se appartengono effettivamente al poeta o se sono di qualcun altro. “Mi sono consultato anche con l’Amministrazione comunale (partenopea ndr), che è stata chiamata in causa da questo manifesto-appello, e l’ho fatto proprio per cercare di avere una chiarezza anche d’intenti, di cosa vorrebbe o potrebbe fare.” La sua posizione, la definisce, scientifica, convinto che è giunto il momento di fare chiarezza senza alimentare ulteriori gialli. “Il manifesto può sembrare una provocazione ma io condivido appieno la scelta di Vinceti e della professoressa Marcon perché ritengo che una verità scientifica possa offrire un contributo importante sull’informazione che tutti quanti sappiamo. Tra l’altro, da quello che so, non ci sarebbero problemi ostativi per un’eventuale rimozione della lapide e quindi la successiva ricognizione. Credo che sia giusto ed opportuno e sarebbe l’occasione per dire, una volta per tutte, se in quella tomba c’è Giacomo Leopardi oppure no. Sarebbe un contributo di verità che non toglie nulla all’eccezionale figura di Giacomo Leopardi che tanto affascina, viene riletto e studiato.” Ingenito conclude anche lui con un appello ma questa volta rivolto al Centro Nazionale di Studi leopardiani per fare conoscere sempre più all’estero il poeta recanatese: “Propongo di creare una rete fra gli studiosi di Leopardi, superare certi fondamentalismi e certe posizioni che a volte sono poco comprese da chi si avvicina al pensiero di Giacomo Leopardi che esprimeva la libertà. Contingentarlo in contesti a volte sin troppo formali rischia di non consentire la più ampia divulgazione del pensiero leopardiano che, però, di fatto, quando viene approcciato, è amato e seguito. Auspico che il CNSL faccia partire da Recanati veramente un bel messaggio ai tanti cultori anche all’estero e sono sicuro che sono tanti.”

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