Il Soprintendente ha visto quella casetta davanti casa Leopardi?

Sergio Beccacece, direttore del ciclo di incontro all’Università Permanente di Recanati di storia e personaggi recanatesi, non manca ancora una volta di denunciare iniziative che ritiene di cattivo gusto e che costituiscono una ferita all’immagine di una città che ambisce di divenire capitale della cultura italiana. Sulla parete laterale della chiesa del 1400 di Montemorello, che guarda verso casa Leopardi e la cui facciata è parte integrante della Piazzuola del Sabato del Villaggio, da tempo sono state poste, segnala Beccacece, “indicazioni metalliche di tipo turistico proprio a ridosso dell’edificio religioso che dovrebbe essere tutelato dalla Soprintendenza.” Ma ciò che stona in modo particolare, dice Beccacece, “è la casetta in legno, posta lì di recente, che assomiglia tanto ad un alveare ma che contiene dei libri, sporgente 40 centimetri sulla pubblica via costituendo un serio ostacolo e pericolo per i pedoni.” Questa casetta poggia su una vecchia porta o finestra della chiesa, sostituita da tempo da una struttura in mattoni. Beccacece anche per questo manufatto si domanda se la Soprintendenza abbia dato il suo placet non presentandosi, aggiunge, “come un qualcosa in armonia con il luogo leopardiano. Per giunta sul tetto della casetta già si è depositato uno strato uniforme  di escrementi di piccioni.”

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