L'Ambalt Recanati getta letteralmente alle ortiche una vittoria che aveva in pugno e alimenta una crisi che sta diventando sempre piu' corposa. La gara casalinga contro l'Alma Trieste doveva rilanciare i giallo blu che invece restano sempre piu' impantanati in fondo alla classifica con due soli punti ma sopratutto ben sette sconfitte consecutive sul groppone. Nell'ottava giornata della A2 i ragazzi di coach Calvani fanno tutto bene per tre quarti di gara per poi cancellare tutto in tre minuti di autentico black out, così come era avvenuto sette giorni fa contro il Roseto Sharks. Avanti 85 – 72 Pierini e soci sono stati in grado di subire una rimonta al limite dell'impensabile con i tifosi triestini giunti all'ex Palarossini di Ancona che alla fine non hanno creduto ai loro occhi. In appena tre giri di lancette il quintetto di Dalmasson ha totalmente invertito il trand spuntandola per 92 – 95. Inutile nel finale il disperato tentativo di tripla da parte di Loschi, l'Ambalt Recanati esce con le ossa rotte da un match che aveva in pugno grazie ad un ottimo terzo quarto dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio. Classifica a dir poco disperata e successo che manca dallo scorso 2 ottobre, prima di campionato. Ora una difficilissima trasferta a Forlì, prima di un tour de force con le big del torneo. Piu' che probabile a questo punto un intervento della dirigenza guidata da patron Pierini, il quale alla vigilia del match con i triestini aveva spronato i tifosi a non abbandonare la squadra. Chi ha risposto al richiamo del presidente è però rimasto piu' che deluso uscendo con il malumore dal palasport anconetano.
AMBALT Recanati 92 – ALMA Trieste 95
(21-22, 20.22, 25-14-26-37)
Recanati: Reynolds 21, Bader 14, Marini 4, Pierini 9, Armento, Loschi 19, Bolpin 8, Andrenacci, Sorrentino 12, Fossati, Maspero 5, Renna, Spizzichini. All. Calvani
Trieste: Parks 4, Green 20, Coronica, Ferraro 8, Pecile 15, Baldasso 11, Gobbato, Simioni, Prandin 8, Pipitone 1, Da Ros 28. All. Dalmasson
Arbitri: Percivalle di Torini, Saraceni di Zola Predosa, Fabiani di Altopascio
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