Al Caffè di Luciana con Marco Sonaglia

Presentato nella sede della ArsLive Accademia dei Cantautori di Recanati Un ombrello d’eternità: la poesia cantata in musica di Massimo Bubola, scritto da Maurizio Telli per Marco Serra Tarantola – Editore.

La figura artistica del cantautore di Terrazzo (Verona) è stata raccontata in un piacevole pomeriggio, guidato dalla direttrice dell’Accademia Lucia Brandoni, alla presenza dell’autore Maurizio Telli e della giornalista, programmista, regista RAI Elisabetta Malantrucco.

Gli intermezzi musicali, affidati alla chitarra di Marco Sonaglia, la cui voce si è intrecciata a quelle delle giovani Roberta Sforza e Emma Cerutti, hanno regalato emozione viva. Massimo Bubola, un cantautore tra i più bravi e meno riconosciuti del panorama musicale, viene presentato nel libro di Telli attraverso ogni canzone, con puntualità e precisione enciclopedica, esaltando il “cuore” del cantautore: ingrediente principe delle storie narrate.

Negli oltre trent'anni della sua carriera, Bubola ha composto venti album e scritto più di 300 brani. Già alla fine degli anni '70 trasferisce nelle sue canzoni la potenza del linguaggio del rock, senza rinunciare a una poetica che attinge, oltre che nella poesia contemporanea, in quella che è la tradizione della musica popolare e della canzone d'autore italiana. Miscelando questi elementi arriva a formulare un credo musicale ricco di suggestioni letterarie, definito giustamente dalla critica "rock d'autore".

Di lui hanno detto:

 Paolo Carù – L' Ultimo Buscadero

Massimo Bubola è un talento da preservare, alla musica superflua ci pensano i media. Non c'è nessuno in Italia che fa musica al suo livello, nessuno. Musica e cultura, Bubola non lascia nulla al caso, va dritto al suo scopo.

Gianni Mura – La Repubblica

Per me, quando uno ha messo mano a Fiume Sand Creek e Don Raffaé (in panchina Il cielo d'Irlanda) è in regola col mondo.

Mario Luzzatto Fegiz – Il Corriere della sera

Massimo Bubola conferma i suoi intensi legami con Bob Dylan, Lou Reed, Leonard Cohen, Neil Young, e il suo piacere di volare alto a livello letterario

Alba Solaro – L'Unità

Una via italiana al rock,oggi sembra quasi preistorico parlarne…..ma non è sempre stato così, c'è stato un tempo in cui erano davvero in pochi a provarci, ad inseguire Dylan e Lou Reed piuttosto che i santoni del cantautorato nostrano.Massimo Bubola era uno di questi pochi, ed il tempo gli ha dato ragione

Ugo Bacci – Rockerilla

Non c'è cantautore italiano che plasmi meglio di Bubola la materia rock. Massimo Bubola è un cantautore nobile. Nel suo cammino ha segnato la storia della canzone d'autore italiana"

Massimo Cotto – Giornalista e scrittore

Se lo scopo di ogni artista è, come diceva Faulkner, arrestare il movimento che è vita, con mezzi artificiali, e tenerlo fermo ma in modo tale che cent'anni dopo, quando un estraneo lo guarderà, torni a muoversi perché è vita, allora Massimo Bubola è un artista vero.

Di Massimo Bubola e non solo, ho conversato con Marco Sonaglia al “Caffè” di Radio Erre. Per ascoltare o riascoltare la trasmissione basta un click.

Luciana Interlenghi

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