Abbiamo il cimitero, non l’ospedale. Quindi andate più piano

Circola sui social un curioso e simpatico cartello che ripropone la problematica della chiusura dei vecchi ospedali trasformati in strutture territoriali come il Santa Lucia di Recanati, prossimo a perdere anche il Punto di Primo Intervento, cioè il servizio di emergenza legato ai codici bianchi e verdi gestito da medici ospedalieri. Il cartello burlone, a forma di segnale stradale, informa l’automobilista di tenere una velocità moderata perché in città c’è il cimitero ma manca di un ospedale per assistere eventuali incidentati. Un segnale che vuol soprattutto ricordare che la battaglia per recuperare servizi persi o in via di chiusura non si arresta. Infatti il comitato pro difesa dell’ospedale si è riunito anche l’altra sera per avviare altre iniziative come quella di un incontro pubblico con tema la lenta ed inesorabile soppressione di una realtà plurisecolare che è l’ospedale cittadino, nato dai lasciti e contributi di benefattori recanatesi, con risvolti giuridici interessanti che saranno chiariti in quella sede.

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