L’aumento delle rette alla casa di riposo Ircer: il mancato coinvolgimento dei familiari degli ospiti e le critiche del Movimento 5 Stelle

Brutte notizie per le famiglie degli ospiti della casa di riposo Ester Gigli di Recanati: a marzo, oltre all’arrivo primavera, arriveranno anche gli aumenti delle rette per gli 80 ospiti della casa di riposo di via XX settembre. La brutta notizia è arrivata per posta a firma del direttore della struttura Mara Pierini che ha cercato di indorare  la pillola ricordando tutte le novità introdotte negli ultimi mesi per rendere più piacevole e familiare la vita degli ospiti.

Oggi un anziano non autosufficiente paga 1.325 euro al mese (retta ferma dal 2011) ma da marzo questa somma subisce un balzo in avanti del 4,7% per ora perché la Pierini, nella sua nota, dice anche che il cda dell’Ente spera “di non dover applicare, nel 2018, anche un secondo aumento”, sino ad arrivare complessivamente all’8% in più, percentuale inizialmente prevista e poi corretta al ribasso per attenuare il salasso. La stessa percentuale in aumento del 4,7% sarà applicata anche ai 20 posti di residenza protetta per demenze recentemente introdotto nella struttura.

Sorpresa e amarezza fra gli ospiti della struttura e le loro famiglie, che non sguazzano certo nell’oro, ma che si troveranno ad affrontare mediamente un aumento di poco più di 60 euro mensili. “Io, ci dice un familiare di un ospite, ho mia madre che fra pensione ed assegno di accompagno non arriva a mille euro, per cui devo integrare la cifra per pagare la retta mensile. Per me è una vera batosta.” Il comitato degli ospiti sta affilando le armi perché, pur ammettendo che le rette della casa di riposo di Recanati sono contenute rispetto a quelle delle altre strutture della provincia, è pur vero che è stata seguita negli ultimi anni una politica di spesa della Fondazione Ircer che oggi viene a ricadere sugli ospiti. Si citano la Mensa per i poveri, tenuta aperta per quasi due anni, gli orti sociali, la convenzione con un medico per ricoprire il ruolo di coordinatore sanitario, la realizzazione di un nuovo nucleo di 7 posti letto, gestiti a libero mercato, per soddisfare la domanda di quella parte di utenti che ha urgenza e non può attendere i tempi dell'Asur.

Di fronte a tutto questo, il Comune continua a non dare un euro per l’integrazione delle rette degli ospiti indigenti pur essendo prevista per legge. La carta dei servizi infine prevede il coinvolgimento prima di adottare simili provvedimenti del comitato dei familiari. Perché non è stato fatto?

Relativamente alla creazione dei 7 posti a libero mercato c’è anche da registrare la dura presa di posizione del Movimento 5 stelle di Recanati attraverso un suo rappresentante Stefano Gurini. Per lui questo è un chiaro esempio del vero obiettivo “della riforma sanitaria nazionale prima e, a cascata, di quella regionale che coinvolge direttamente il nostro territorio. La sanità pubblica viene continuamente smantellata, piano piano, pezzo per pezzo, e quindi messa in condizioni di non funzionare come dovrebbe, non riuscendo a fornire i servizi che dovrebbe, come dovrebbe. Si devono creare i disservizi e/o la mancanza degli stessi così da costringerci a rivolgerci altrove; dove? Ma dal privato naturalmente! Se avete i soldi e ve lo potete permettere bene, altrimenti pazienza, in fondo rimarrete solo senza assistenza sanitaria, che volete che sia, la salute non è tutto nella vita, no?

;

Lascia un commento