“Coprite gli attributi a quel leone!”

di Nikla Cingolani

Il dott. Sergio Beccacece ritorna a parlare del più antico stemma cittadino, chiamato in causa come simbolo non più conforme a ciò che un tempo rappresentava. Più volte descritto durante i suoi incontri nel corso da lui diretto all’Università d’istruzione Permanete “Don G. Simonetti”, lo stemma con il suo leone rampante, esprimono un passato orgoglioso di una Recanati che nel secolo XII stava nascendo come Comune.  “In realtà gli stemmi sono due – ricorda il dottorema quello del Sansovino sembra più un leone da salotto.” Il dottore preferisce essere rappresentato dal leone più antico perché più selvaggio e coevo alla stessa epoca della Torre Civica. Il bassorilievo, infatti, mostra un impavido esemplare dall’aspetto aggressivo con l’occhio che sembra sporgere dalle orbite. Le zampe hanno lunghi artigli con l’arto anteriore sinistro che sembra reggere l’impugnatura di una spada, mentre il destro è chiuso a pugno. Mostra un ringhio a denti scoperti con la lingua ben visibile, così come gli attributi genitali di non piccole proporzioni e di forma più umana che animale. Un aspetto sorprendente di rappresentazione antropomorfica per rimandare a particolari quali forza, determinazione, orgoglio, potenza e vigilanza, corrispondenti alla città e ai suoi abitanti. “Questo leone è l’emblema del cittadino recanatesi che mostra ai nemici i propri attributi, pronti a tutto per difendere il nuovo Comune che sta nascendo”. Da qui la sua ultima provocatoria considerazione con la speranza che non sia fraintesa come la precedente proposta di togliere dalla parete dell’ex Ospedale la lapide con i nomi dei benefattori, per sostituirla con l’immagine dei politici che hanno contribuito alla sua fine, e a giugno a quella del punto di primo intervento. “Sarò sordo – dice infine – ma io non ho sentito una parola in difesa di questi servizi sanitari né dalla classe politica, imprenditoriale, né dai sindacati e dal clero, e qui a Recanati abbiamo il vicario del Vescovo.

Nessuno di loro ha dimostrato di avere gli attributi; quindi, o dimostriamo di averli, altrimenti copriamoli al leone cittadino. Li scopriremo solo se a giugno avremo dimostrato tutti, di aver difeso almeno i nostri minimi interessi”.

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