Si è aperto questa mattina al tribunale di Macerata il processo a carico, fra gli altri, di Edoardo Bartolotta, 70 anni, oggi in pensione, residente ad Ancona e originario di Siracusa, diversi anni fa primario di pediatria al Santa Lucia di Recanatai. Secondo l’accusa l’ex primario, dietro la prospettiva di somministrare ai pazienti un determinato farmaco, avrebbe indotto tre rappresentanti di una azienda farmaceutica a dargli o promettergli somme per 40mila euro. I fatti erano stati oggetto di una indagine della Procura di Reggio Calabria e, insieme a Bartolotta, furono iscritti decine di medici nel registro degli indagati con l’accusa di concussione e corruzione per induzione. Per Bartolotta nel capo d’imputazione si legge che “mediante la prospettazione della possibilità di somministrare ai pazienti del nosocomio il farmaco “Nutropin Aq ormone della crescita”, commercializzato dalla “Ipsen spa”», avrebbe indotto tre dipendenti dell’azienda farmaceutica (si parla di un area manager national, di un direttore delle vendite e di un informatore scientifico) a dare o promettere indebitamente delle somme di denaro che Bartolotta avrebbe utilizzato per fare dei viaggi di piacere.” Per lui si parla di 20mila euro nel 2007 e altrettanti nel 2008: parte del denaro sarebbe stato accreditato ad una agenzia di viaggi in provincia di Bologna, verso la quale, sempre stando all’accusa, Bartolotta avrebbe creato un fondo. La difesa, che sottolinea che tutto nasce dalle dichiarazioni di un dipendente licenziato dalla Ipsen e che i medici indagati sono stati tutti prosciolti o archiviati, respinge totalmente gli addebiti. “Il dottor Bartolotta è stato benefattore per tanti bambini, un medico molto scrupoloso. Questo farmaco della Ipsen all’epoca era il meno costoso per il sistema nazionale. Il dottor Bartolotta ha improntato tutta la sua carriera professionale ai criteri ippocratici di tutela del malato. Si dice assolutamente estraneo a questa vicenda” dice l’avvocato Claudio Di Meglio, legale dell’ex primario. Il processo è stato rinviato a gennaio.
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