“CARO” PARCHEGGIO, MA QUANTO MI COSTI?

Correva l’anno 2014, il mese di maggio; sono passati solo tre anni dall’inaugurazione del Parcheggio Centro Città 2.0 e già questa amministrazione si è scordata la finalità per la quale tanto lo appoggiò e per cui fece tanta pubblicità declamandone l’utilità per la cittadinanza :“Alzi la mano chi ha creduto in questo sogno!” esclamò allora il sindaco. Infatti proprio in occasione di eventi particolari che avrebbero attirato turisti e cittadini di paesi limitrofi, secondo lui (e soprattutto secondo il gestore privato), veniva garantito un posto auto proprio nelle vicinanze della piazza. Tre anni non sono tanti, ma mentre noi ci ricordiamo che il parcheggio non è del Comune ma di una società “privata” a cui vanno TUTTI gli introiti delle soste blu recanatesi, il Sindaco sembra dimenticare che il “privato” è nato per fare interessi “privati”, e questo dovrebbe dire qualcosa quando a gran voce ribadiamo che il bene pubblico deve essere sempre garantito e che il privato non può sostituirsi. Cosa dice oggi l’Amministrazione che vede la tariffa applicata dal Gestore, triplicare il costo del parcheggio proprio in occasione di eventi che si svolgeranno a Recanati? Si sono dimenticati che proprio il parcheggio era stato definito un fiore all’occhiello di questa amministrazione? Un fiore che è costato caro, molto caro, a tutta la cittadinanza in termini economici e affettivi, e che adesso diventare caro anche per chi semplicemente vuole partecipare ad un evento. Due euro all’ora (raddoppiata anche se sfori di un minuto) significa scoraggiare il parcheggio custodito a favore di una ricerca accomodante a costo zero di un posto tra le viuzze limitrofe, disturbando non poco i residenti dei quartieri del centro storico. Ma la polizia municipale sarà attivata con solerzia come sempre accade, per multare tutti coloro che posteggeranno in maniera irregolare e garantire così entrate per le casse del Comune. Ma poco importa, tanto a pagare è sempre il cittadino. Si ha l’impressione che una forma sadica accompagni tutte le decisioni di questa Amministrazione che riesce magicamente a distruggere quel poco di buono che prova a creare, e che riesce a macchiare anche l’intento più nobile, come ad esempio ricordare un poeta illustre che ora è diventato solo il titolo di un film ed ha il volto di un attore italiano. Fare peggio sarebbe stato davvero difficile.

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