Furto nella notte nella chiesa di Cristo Redentore nel quartiere di Villa Teresa. Rubate i soldi di ben tre cassette dell’elemosina I ladri sono entrati da una delle finestre della chiesa, che vengono generalmente lasciate socchiuse, soprattutto in questi giorni di caldo, per lasciare circolare un po’ d’aria confidando anche che sono ad un certo dislivello dal cortile della chiesa. Probabilmente questo non ha rappresentato un ostacolo per i malviventi che, aiutandosi fra loro e con una buona prestanza atletica, sono riusciti a salire sin lassù. Una volta dentro hanno forzato la piccola cassaforte che è posta ai piedi del quadro di Padre Pio, quindi si sono diretti verso la colonnina, che è vicina alla statua della Madonna, nei pressi dell’altare, ed infine hanno divelto una plancia in legno dove è appoggiata una cassetta di offerte per il volontariato. La cifra complessiva trafugata dovrebbe ammontare ad alcune centinaia di euro, per la maggior parte raccolta nella colonna posta ai piedi della Madonnina, perché era due mesi che non veniva svuotata. Per Don Rino nulla di nuovo: più volte sono stati portati via di nascosto dalla sede parrocchiale vestiti e viveri destinati ai poveri e una volta, alcuni anni fa, rientrando a casa, ha scoperto un ladro che stava ripulendo il suo congelatore dagli alimenti che vi erano riposti. Nel luglio del 2011 era andato a Roma, assieme ad alcuni catechisti novizi, con il suo pulmino, un Fiat Ducato del 1992, per svolgere due giorni di formazione spirituale. Ma a Roma quel mezzo, che gli era prezioso per portare alimenti, vestiti e medicine ai meno fortunati ma anche per le altre attività parrocchiali con i giovani catechisti, è scomparso rubato forse da una banda organizzata di zingari. Sta di fatto che Don Rino e i giovani sono stati costretti a fare ritorno in città con l’autobus e con tanta amarezza.
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