Confermata dal medico legale Antonio Tombolini dell’Area Vasta 3, che ha eseguito questa mattina l’ispezione cadaverica sul corpo del recanatese Giacomo Gili, la causa di morte naturale dovuta ad un ictus cerebrale. L’uomo è stato ritrovato morto da almeno 48 ore nella sua casa di via Aldo Moro, in un grosso condominio del quartiere di Recanati. Gili, 69 anni, originario di Borgiano di Serrapetrona e laureato in agronomia, era sdraiato sul suo letto con accanto un giornale di parole crociate. La sua morte ha suscitato grande scalpore in città perché Gili era molto conosciuto per il suo impegno nel campo dell’associazionismo e della politica. Da sempre aveva in tasca la tessera del Partito comunista, per il quale è stato anche componente del cda degli Ircer, ed era molto attivo anche nelle file dell’Anpi. Molto impegnato anche nel Centro Culturale Fonti San Lorenzo, di cui è stato per un periodo anche presidente, che si trova a ridosso proprio della sua abitazione. Era rimasto vedovo da alcuni anni: sua moglie, Tiziana Menichelli, maestra di scuola elementare e aveva due figlie, Caterina e Marta. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio alle ore 17 nella Chiesa di Cristo Redentore.
;