I militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata (diretti e coordinati dal Comandante Martino Danilo Di Biase), e gli Ispettori delle Aree Vigilanza dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata (diretti dal Capo dell’Ispettorato dott. Pierluigi Rausei e coordinati dal dott. Maurizio Battistelli), da tempo tenevano sotto controllo un cantiere edile in località Sambucheto di Recanati, notando un insolito flusso di lavoratori di etnia pakistana intenti a lavori di ristrutturazione di una casa. Cosa inusuale considerato che generalmente tali lavoratori vengono quasi esclusivamente impiegati in altri settori produttivi, come agricoltura o manifatture. E’ scattato quindi il blizt ispettivo nella giornata di mercoledì scorso, verificando, effettivamente, che nel cantiere edile, erano al lavoro 8 operai: 5 pakistani e 3 macedoni, senza un regolare contratto di lavoro. Questi, alla vista dei carabinieri, hanno tentato di dileguarsi, ma sono stati prontamente fermati ed identificati. Nel cantiere, secondo quanto riferiscono i militari del NIL e gli Ispettori dell’ITL di Macerata, lavoravano due aziende i cui titolari appartengono ad etnia straniera che occupavano irregolarmente questi otto 8 lavoratori totalmente “in nero”, per una percentuale pari al 100% dei lavoratori presenti. Subito sono scattati provvedimenti vari a carico dei titolari delle due aziende fra cui l’immediato sequestro dell’intero cantiere e la conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale, risultando il cantiere completamente abusivo ed in più il committente dei lavori non aveva alcun titolo abilitativo per lo svolgimento dei lavori edili di manutenzione straordinaria. I due titolari delle aziende sono stati inoltre deferiti all’Autorità giudiziaria di Macerata per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Pesanti sono le sanzioni amministrative comminate per un totale di 17.548 euro e sanzioni penali (ammende) per un totale di 13.833 euro.
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