Nella serata di ieri, i militari del dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile, nell’ambito di specifico servizio di finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, traevano in arresto in flagranza di reato per “Detenzione illegale di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio – art. 73 del D.P.R. nr. 309/1990”, un giovane identificato per S. N. nato a Macerata, Classe 1983, residente a Civitanova Marche (MC), celibe, operaio, pluripregiudicato, tossicodipendente.
Costui alle ore 18:00 circa di ieri, veniva individuato nella periferia del comune di Loreto, seguito, sorpreso e bloccato, nei pressi della propria abitazione, dai militari del Nucleo Operativo osimano, mentre era a bordo della propria autovettura Volkswagen Polo.
A carico del giovane, sin da subito nervoso ed evasivo alle rchieste dei militari, veniva eseguita una perquisizione sul posto, personale e veicolare, estesa anche alla sua abitazione, che dava esito positivo.
Difatti, il pluripregiudicato civitanovese veniva trovato in possesso di circa 300 grammi di sostanza stupefacente del tipo Hashish di cui nr. 2 panetti e mezzo, dal peso di circa 100 grammi l’uno, rinvenuti in casa e la rimanente metà rinvenuta nella tasca dei propri pantaloni, nonché materiale per il confezionalmento e la pesatura e denaro contante, chiaro provento dello spaccio, per circa € 500,00, tutto sottoposto a sequestro. Dalle indagini di P.G. emergeva altresì che l’arrestato espleta l’attività illecita in concorso con un “compare d’affari”, in via di identificazione e di prossima cattura, operante nella Val Musone e nelle zone costiere tra Porto Recanati e Numana nonchè in località Grotte e Montoro di Loreto.
Al termine delle perquisizioni e a conclusione di tutta l’attività investigativa i carabinieri, ammanettavano il 34enne e lo conducevano presso gli uffici della Compagnia di Osimo (AN), dove veniva sottoposto al fotosegnalamento e rilievi dattiloscopici.
Di tutta l’attività operativa veniva data comunicazione alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, ovvero al Sost.Proc. di turno Dott. Luigi ORTENZI, che nel concordare l’arresto effettuato, disponeva nei confronti dell’arrestato la misura cautelare degli arresti domiciliari, a disposizione dell’organo giudiziario procedente.
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