Era consuetudine che nel week-end dell’Immacolata l’area camper si affollasse di turisti. Non solo quest’anno non è stato così, ma quell’area, in più di un’occasione è stata utilizzata dalle auto come parcheggio. Forse è colpa delle tariffe considerate troppe esose, 12 euro al giorno, della presenza di barriere architettoniche come denunciato solo poche settimane fa da una turista bolognese, e, come ciliegina sulla torta, di servizi non proprio agevoli. Una delle critiche riguarda il pozzetto per la raccolta delle acque di scarico che così come è posizionato non è assolutamente utilizzabile in quanto è a ridosso del cordolo e della colonnina di rifornimento d’acqua: infatti la stragrande maggioranza dei veicoli ricreazionali ha il serbatoio di recupero acqua grigie centrale e nella posizione attuale del pozzetto rimane difficoltoso scaricare. Infine un tempo ad accogliere i camperisti c’erano i componenti dell’associazione, in grado di fornire loro tutte le informazioni necessarie, di accompagnarli nella visita alla città e di organizzare serate di animazione. Oggi, invece, l’area è in gestione alla società dei parcheggi che, naturalmente, non è nelle possibilità di fare gli stessi servizi di accoglienza.
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