#fiordomostaisereno

Botta e risposta tra il sindaco Fiordomo e l’ex assessore ed ex consigliere delegato ai lavori pubblici, Biagiola. Il primo, di punto in bianco, toglie le deleghe al secondo che ora chiede spiegazioni. Le chiede pubblicamente ma non troppo visto che dietro a certe mosse devono esserci strani equilibri da rispettare e che alla cittadinanza non saranno mai dati di sapere. Era una volta che il politico lavorava per il bene della comunità! Ora invece assistiamo a lotte intestine e ripicche scatenate da un bel gruzzoletto in arrivo a Recanati: più di trenta milioni di euro; con tutti questi soldi in ballo il sindaco deve necessariamente spiegare il perché della sua scelta o altrimenti sarà evidente che la sua è solo una ripicca nei confronti degli esponenti del suo partito che lo hanno messo in minoranza. Senza motivazioni convincenti, il Pd – nella persona del suo segretario locale e prossimo candidato sindaco Andrea Marinelli –  dovrà prendere una netta posizione e sfiduciarlo perché non può essere amministrata così una città: arrivano un mucchio di soldi per il post terremoto e il primo cittadino dice” Son troppi soldi, ci penso io perché di voi non mi fido”. In sostanza è questo quello che è successo. Naturalmente Biagiola non ci sta come non ci sta la maggioranza del PD recanatese (viste le loro dichiarazioni) che ora tiene sotto scacco il Sindaco: se i “dissidenti” sono in maggioranza, possono far saltare tutto. Ma gli conviene?  Possono fingere di essere indignati quanto vogliono, ma se cade il pastore, cade il gregge. E questo lo sa bene anche l’UDC che si prodiga a buttare acqua sul fuoco in attesa di capire chi sarà il vincitore con cui schierarsi alle prossime elezioni. La paura è che la poltrona gli sfugga da sotto il sedere (che poi è l’unica cosa che gli interessa) e rivendica continuamente i meriti del proprio consigliere regionale, ma dimenticando di dire che lo stesso è complice della scomparsa dei servizi sanitari più importanti nel nostro ex ospedale. Sembra Risiko e invece sono guerriglie per spartirsi il malloppo e noi recanatesi non possiamo permetterci di assistere ad un anno e mezzo di ricatti e contro ricatti funzionali solo a sistemare gli equilibri interni ad un partito. Se al Pd stanno a cuore i recanatesi, deve muoversi nel loro solo interesse anche se questo volesse dire prendere decisioni difficili. Ma per fare questo occorrono persone corrette, capaci, leali ed oneste…e queste qualità sono un ossimoro messe accanto alla parola Pd. Stiamo a vedere.

 

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