Antichi grammofoni e Belcanto Italiano (R) Duo per Gigli al Teatro Filo di Cremona

Nell'elegantissima e raffinata cornice del "Teatro Filo" di Cremona, il 16 febbraio 2018, alle ore 17,00 si terrà un eccezionale concerto, in cui il "Belcanto Italiano ® Duo" si esibirà in un contesto veramente unico.

L'evento gigliano vedrà la collaborazione del Museo della Radio di Verona con i grammofoni di Alberto Chiàntera che saranno fatti ascoltare direttamente dal palcoscenico con dischi originali di Beniamino Gigli.

Assieme a loro altri prestigiosi partner lavorareranno per la grande qualità dell'Opera con un particolare interesse alla migliore scuola lirica italiana.

Il Centro Internazionale di Studi per il Belcanto Italiano ® "Beniamino e Rina Gigli" di Recanati, (CISBI) concerta l'evento anche con le seguenti collaborazioni:

– Associazione Internazionale di Didattica e Interpretazione Vocale (A.I.D.I.V.) di Cremona
– Direzione del Teatro Filo

– Società Filarmonica di Cremona

– Museo della Radio e Museo dell'Opera di Verona
– Associazione Beniamino Gigli e CISBI di Recanati

La direzione artistica è del M° e musicologo Stefano Ginevra.

 Il "Belcanto Italiano ® Duo" formato dal Soprano Astrea Amaduzzi e dal Pianista Mattia Peli, delizierà il pomeriggio con raffinata arte, proponendo le più belle e celebri arie del melodramma italiano.
L'esecuzione dei due artisti sarà alternata, appunto, della voce di Gigli, che verrà riprodotta da dischi originali fatti ascoltare sui grammofoni della collezione del Presidente del Museo della Radio di Verona, Alberto Chiàntera.


Presteranno la loro voce anche Claudio Corbani, per le arie baritonali, e Stefano Ginevra per le arie tenorili.

L'ingresso al concerto è libero fino a esaurimento posti.


Il legame tra Cremona e il nome di Gigli è importante, dal momento che il grande Beniamino cantò a Cremona nel 1934 il ruolo di Enzo ne "La Gioconda" di Ponchielli, per celebrare il centenario della nascita del compositore, nei giorni 10, 12, 15 luglio in Piazza del Comune.

Altri interpreti con lui furono G. Cigna, G. Pederzini, E. Nicolai, M. Falliani, M. Basiola,T. Pasero, direttore T. Serafin

A Gigli viene donata una medaglia con lo stemma della città e un ritratto di Ponchielli. Il 1934 è stato un anno particolarmente importante per Gigli: 20° anniversario del suo "battesimo d'arte" nella "Gioconda", avvenuto nel 1914 al Teatro Sociale di Rovigo, per cui il tenore volle deporre una corona di fiori accanto al monumento dell'insigne compositore.

Vennero poi pubblicati due brani della rappresentazione del 10 luglio 1934 che, come ci ricorda Miguel Patrón Marchand, nel suo libro "Come un Rayo de Sol. El áureo Legado de Beniamino Gigli" – (MPM Editor Santiago de Chile 1996), rivelarono in "Voce di donna/Enzo Grimaldo, principe di Santafior", nell'Atto I, un 'piano' incantevole del tenore e un timbro tanto grazioso quanto potente, mentre nel brano "Sulle tue mani", nell'Atto IV, Gigli brillò unitamente alla Cigna, dominando in modo assoluto ed emettendo un si bemolle molto timbrato.

Altro curioso aneddoto gigliano: pochi mesi prima, (per l'esattezza il 9 aprile 1934), al Teatro Ponchielli di Cremona si rappresentava il dramma "Redenzione" dell'onorevole Roberto Farinacci. Era presente anche Beniamino Gigli che, evocato a gran voce dalla folla, si sporse a salutare e a ringraziare dal palco reale.
Di seguito una cronaca originale dell'evento:
"Cremona. La lieta serata si arricchì di un evento fuori programma che riuscì assai gradito al pubblico. Durante un intervallo alcuni spettatori scorsero in un palco Beniamino Gigli. Il celebre tenore aveva voluto fare una rapid apparizione nella nostra città per ascoltare il dramma dell'on. Farinacci.
L'entusiasmo dei primi che riconobbero il grande artista, si propagò in un istante in tutto il teatro. E fu una acclamazione improvvisa, viva, insistente, affettuosissima, che si rinnovò per due, per tre volte. Il pubblico non si stancava di applaudire, di acclamare, di chiamare per nome  il grande interprete di tante partiture. Gigli, commosso per l'inattesa dimostrazione di viva simpatia, si affacciò al palco reale ove in quel momento era ospite del Prefetto S.E. Carini.
Si affacciò per un istante; ma la sua apparizione venne salutata da un nuovo applauso tanto insistente, ch'egli non soltanto dovette rimanere per qualche istante alla balaustrata del palco, ma dovette presentarsi altre volte.
Queste ovazioni hanno detto all'illustre artista la gioia vivissima di tutta Cremona per poterlo finalmente acclamare nella prossima stagione estiva e la gratitudine per avere egli accettato di  contribuire, con il dono sublime della sua voce d'oro, alla valorizzazione ed alla celebrazione del genio musicale di Amilcare Ponchielli."
(Giornale sconosciuto di Cremona, Emilia Bricchi Piccioni)

 

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