Approvate dal Consiglio le tariffe per i servizi cimiteriali a Recanati

“Chi muore giace, chi vive si dà pace” ma non è proprio così perché per chi resta c’è, tra l’altro nel momento del dolore, il problema del seppellimento o incenerimento del corpo del proprio caro. E la burocrazia e lo Stato esoso non si fermano neanche davanti alla morte. Oggi è possibile scegliere se seppellire o cremare il corpo del defunto ma sempre bisogna pagare e fare attenzione a quello che prescrive la legge.

A Recanati è possibile avere l’affidamento al familiare dell’urna cineraria oltre che disperdere le ceneri o tumularne. Se si decide, però, di tenere in casa quel che resta del proprio familiare all’atto dell’autorizzazione bisognerà pagare 50 euro e mettere in conto di pagarne altre 150 euro per la verifica sull’effettiva collocazione dell’urna nel luogo indicato con tutte le garanzie di assenza di profanazione dell’urna stessa (un costo da pagare anche ogni volta che ad un controllo l’urna non venga trovata nel luogo dichiarato). Se poi decidete di cambiare luogo ecco il nuovo obolo di 50 euro da pagare.

Non va meglio, anzi decisamente peggio, per chi sceglie il cimitero comunale come l’ultima dimora del proprio caro. La concessione di un’area cimiteriale costa 1.543 euro al mq. sia se si decide di tumulare (e cioè il seppellimento in loculo) nella parte vecchia del cimitero cittadino o inumare (seppellimento a terra) in quella nuova. Si spende di meno se l’area per la tumulazione si prende in concessione nell’ala nuova del cimitero cittadino (1.243 al mq.) o se si sceglie un cimitero rurale (771 euro al mq.).

Scegliere, invece, un loculo già esistente significa pagare in base al posto dove si sta, in barba alla famosa “Livella” di Totò: un loculo in prima fila si paga 1.548 euro al cimitero nuovo, 1.161 in quello vecchio e 619,50 in quelli rurale. Mano a mano che si sale le file (nel vecchio e in quelli rurali si arriva fino all’attico al 6° piano) si scala il costo. A tutto questo infine vanno aggiunte le spese di sepoltura, inumazione o tumulazione e, infine, esumazione per costi variabili in base al servizio richiesto calcolati anche in modo proporzionale al limite di reddito Isee del nucleo familiare.

E attenzione ai tempi, perché il tutto va pagato entro 30 giorni da quando si sono concluse le operazioni cimiteriali: in caso contrario scattano immediatamente gli interessi legali anche se l’Amministrazione si dice disponibile a considerare situazioni di disagio socio-economico particolari.

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