“Due settimane da dimenticare”: lo sfogo su facebook del vice sindaco di Porto Recanati Rosalba Ubaldi

Due settimane da dimenticare, potrei dire. Da quel martedì 9 luglio in cui siamo stati colpiti dalla tempesta di vento e pioggia e dalle emergenze che ne sono seguite per il ripristino prima della sicurezza, poi delle normali condizioni di decoro e arredo urbano, le azioni da mettere in campo sono state infinite. Niente è stato facile e ancora molto da fare. Accordi con il Co.Sma.Ri sono stati presi per un’azione eccezionale di raccolta dei rami e delle foglie ormai secchi rimasti sul posto dopo l’asportazione delle chiome e dei tronchi degli alberi caduti. Poi si dovrà procedere al ripristino delle recinzioni danneggiate e di tutto quello che ha riportato danni dall’evento eccezionale subito.
La settimana scorsa è stata tragicamente contrassegnata dalla scomparsa improvvisa di Guido Cittadini, dallo sgomento in cui ci ha lasciato, dall’incredulità nella quale tuttora ci dibattiamo. Un collaboratore vero, uno che amava la sua città ed il suo lavoro con intelligenza e lungimiranza, non uno yesman ma un interlocutore saggio, un amico con il quale ho condiviso a stretto contatto quasi 25 anni di vita amministrativa.

Ben poca cosa difronte a tante emozioni, le rimostranze per le sanzioni ricevute da tre stabilimenti balneari per aver sforato l’orario di emissioni sonore. Tutti vogliamo un paese pulito, tutti vogliamo un paese accogliente, tutti vorremmo che l’estate fosse l’occasione per chi lavora di guadagno e per chi ci ha scelto come sede di vacanza di tranquillità, mare, sole e divertimento. E tutti vorremmo che fossero gli altri a rispettare le regole. Con noi stessi siamo tutti molto indulgenti. Che fa se ho posteggiato sulle strisce pedonali per andare a mangiare in spiaggia o per comprare le sigarette in seconda fila, o per comprare a volo pane o vino, era solo un attimo, caspita ! Che sarà mai se ho messo fuori il sacchetto dell’immondizia quando era pieno senza rispettare giorno ed orari e per non farmi scoprire ho tagliato il microcip. Che problema c’è se ho sforato di 15 minuti con la musica non sapendo che chi abita di fronte già da tre ore chiamava perché si riteneva disturbato anche in orario consentito. E magari quei balneari erano stati avvertiti mille volte nel corso degli anni e magari Carabinieri e Vigili Urbani avevano anche ricevuto insulti e sberleffi per aver fatto solo il loro dovere. Che problema c’è se un ragazzo beve una birra, magari l'ennesima, anche se minorenne? E di minorenni che bevono birra – e non solo – ce ne sono a centinaia ma questo non è normale perché di giovani avvinazzati che fanno schiamazzi mettendo in subbuglio intere zone e si fanno male davvero vorremmo che non ce ne fossero, non qui, ma da nessuna parte. Vorremmo giovani che si sappiano divertire senza alcool e droghe, che possano tornare a casa la sera in tranquillità senza essere di pericolo per se stessi e per altri. Le regole valgono sempre e per tutti. A tutti capita di infrangerle, per superficialità, per negligenza, per abitudine ma poi non ci lamentiamo se arriva una sanzione.
E non si può in nome della stagione estiva, di 30,60 o 90 giorni in cui si pensa di realizzare un giusto guadagno dalla propria attività, agire come se le regole non esistessero anche se sono in vigore dal 2004. Non si può con una licenza fare tutto ma solo quello che la licenza contempla.
Che esista una crisi del commercio al dettaglio è assolutamente accertato, in tutta Italia. Centri commerciali, e-commerce, crisi economica investono realtà turistiche, e non, in ogni dove. Basta leggere le relazioni delle varie Camere di Commercio, compresa quella di Rimini. E’ comprensibile la preoccupazione degli operatori commerciali e la loro irritabilità di fronte alle difficoltà, ma una Amministrazione non può fare altro che rendere attrattiva una città con varie iniziative, compatibili con le proprie risorse e con quelle di eventuali partecipazioni da parte degli stessi operatori. Portare gente a Porto Recanati, dopo anni di iniziative di qualità e commerciali, sia pure con dispendio di risorse ed energie, riesce sempre e bene. Basta vedere il successo del mercatino a Scossicci di nuova istituzione così come quello della domenica in città per non citare le infinite iniziative canore, sportive, culturali che riempiono l’Arena e le altre location. La gente ha voglia di divertirsi, meno di comprare e far entrare la gente nei negozi per gli acquisti è altra cosa rispetto agli eventi.

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