“maretta” al Comune di Recanati per le promozioni di alcuni dipendenti

Musi lunghi e voce alta e rabbiosa fra i dipendenti del Comune di recanati all’indomani della pubblicazione all’albo pretorio della determina con la quale il dirigente del servizio personale ha reso note le graduatorie per il passaggio di livello economico e giuridico del personale.

Il malumore nasce sia per la violazione della privacy che per l’attribuzione dei punteggi. Infatti l’atto pubblicato riporta nero su bianco nomi, cognomi, qualifiche e punteggio attribuito sia di chi totalizza il massimo, e si classifica fra i bravi e avrà l’aumento dello stipendio, sia di chi, invece, addirittura ha totalizzato zero punti e potrebbe essere bollato come il classico “dipendente pubblico fannullone”.

Oltre a questo problema, non di poco, a far arrabbiare i dipendenti è proprio il punteggio con il quale il loro dirigente ha giudicato, nel corso di tre anni (2016-2017 e 2018) il loro lavoro. Una valutazione che oggi ha pesato parecchio nella determinazione di chi doveva andare avanti e chi, invece, è restato al palo.

Secondo alcuni degli esclusi i punteggi non corrisponderebbero in toto ai criteri di efficienza, capacità e autonomia a cui si sarebbero dovuti ispirare. È pur vero che queste valutazioni erano note agli interessati da tempo e contro le quali avevano 60 giorni per contestarle.

A rimanere fuori in questa tornata sono stati 8 dipendenti dell’area servizi al cittadino, una in quella del Bilancio e Patrimonio, 3 dell’area tecnica e nessuno, invece, in quella della Polizia Municipale.

Ad essere inseriti in graduatoria sono stati 10 fra gli agenti della Polizia Municipale e altrettanti fra il personale dell’area tecnica, 24 all’area servizi al cittadino e 18 in quella economica-finanziaria.

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