Arrestati due spacciatori, denunciati una nomade e due truffatori.

L’incisiva e continua attività di controllo del territorio dei militari della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche ha consentito, nelle ultime ventiquattro ore, una efficace azione di contrasto alla criminalità comune, consentendo una serie di positivi risultati.

In particolare, questa notte i militari della Stazione di Porto Potenza Picena, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Radiomobile di Civitanova Marche, hanno rintracciato e tratto in arresto un cittadino tunisino classe ‘79  gravato da ordine di carcerazione emesso il 29 ottobre 2019 dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, poiché condannato per reati  afferenti allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo aveva fatto perdere le proprie tracce già da diverso tempo nel capoluogo romagnolo, dove era ricercato dallo scorso autunno, fino a quando è stato individuato in una attività ricettizia del litorale marchigiano e, dopo specifico servizio di osservazione,  è stato definitivamente tratto in arresto dai militari e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso la casa circondariale di Fermo, ove dovrà scontare una penna di due anni e cinque mesi di reclusione.

Inoltre, non è passata inosservata una giovane donna nomade residente nel riminese che, controllata da personale del Nucleo Radiomobile in località Fontespina, era destinataria di provvedimento di foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel comune di Civitanova emesso lo scorso luglio dal Questore di Macerata , quindi è stata allontanata e deferita all’Autorità Giudiziaria maceratese.

Ancora, dopo articolate e complesse indagini telematiche, i carabinieri della Stazione di Porto Recanati hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un 40enne della provincia di Foggia che, mediante abili artifici e raggiri ed utilizzando una strategia ormai consolidata, era riuscito a farsi versare la somma di 200 euro su circuito postpay da un giovane della riviera con l’indebita promessa di un telefono cellulare I-Phone di ultima generazione ma, ovviamente, ottenuti i soldi, ha fatto perdere le proprie tracce, almeno fino a quando non è stato definitivamente individuato sai carabinieri tramite l’analisi dei movimenti bancari e tabulati telefonici e quindi denunciato.

 

 

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