Il Dipartimento materno infantile del Santa Lucia si appresta a chiudere i battenti: si parla del 16 aprile come data ipotizzata per il trasferimento di attrezzature e personale all’ospedale di Civitanova Marche, mentre i ricoveri saranno bloccati qualche giorno prima. Non si sa nulla invece quando sarà attivato il servizio di lungodegenza, che dovrebbe portare ad un incremento dei posti letto (26 per la lungodegenza e 20 per la medicina), anche se si era detto che le due operazioni, quelle di chiusura del materno infantile ed apertura della lungodegenza, sarebbero dovute avvenire contestualmente. Altra pillola amara è la soppressione, con la chiusa dell’ostetricia, del turno di guardia attiva dei medici di anestesia che dovrebbero limitarsi a coprire le dodici ore diurne dalle 8 alle 20 se non addirittura limitarsi al solo servizio delle sei ore mattutine, in concomitanza dell’attività delle sale operatorie. Questo potrebbe in breve tempo portare anche alla chiusura di notte del Punto di Primo Intervento. Ma cosa rimarrà della vecchia pediatria ed ostetrica? Alcune attività ambulatoriali. Saranno operanti il lunedì pomeriggio l’ambulatorio di endocrinologia e il martedì mattina quello di allergologia. Inoltre il lunedì, mercoledì e venerdì si effettueranno i day hospital. Due volte a settimana funzioneranno, infine, gli ambulatori ginecologici per i servizi di endoscopia e colposcopia. Il consigliere regionale, Enzo Marangoni, ha organizzato per domani sera alle ore 21 alla sala congressi dell’Ircer, un Convegno-Assemblea pubblica sul “Piano socio sanitario regionale e Ospedale Santa Lucia di Recanati”. Parteciperanno al convegno altri consiglieri regionali, il Comitato Difesa Ospedale Santa Lucia, l’assessore comunale alla sanità Daniele Massaccesi.