Ci sono o no i due milioni e mezzo di euro promessi dalla Regione Marche per l’ospedale di Recanati? Sbandierati come cosa certa, nel corso della conferenza stampa di un mese fa, dai vertici regionali della sanità (presenti gli assessori Almerino Mezzolani e Luca Marconi, il direttore dell’Asur Piero Ciccarelli, quello dell’Area vasta 3 Enrico Bordoni, nonché il dirigente Carmine Ruta), non sembrano, però, a tutt’oggi nella reale disponibilità dell’ospedale leopardiano. A fare un po’ di chiarezza è lo stesso Luca Marconi che ridimensiona il tutto parlando di semplici ipotesi di finanziamento. “I soldi potrebbero venire, afferma l’assessore, dai fondi destinati ad investimenti che non sono stati tutti utilizzati dalla Regione. Sono fondi, però, che appartengono al Ministero della Salute che li trasferisce alla Regione per progetti specifici e vincolati. Si tratta di risparmi pari ad 1.250.000 euro per i quali abbiamo chiesto l’autorizzazione di utilizzarli per l’ospedale di Recanati. Se il Ministero riterrà congrua la richiesta ci darà l’assenso e a questo punto c’è l’accordo. E’ una procedura avviata ma non conclusa”. In altre parole la disponibilità fisica di questo denaro non c’è ancora ma si attende il pronunciamento del Governo. “Nel frattempo, aggiunge Marconi, il dirigente Carmine Ruta ha fatto un altro lavoro di ricognizione ed è scappato fuori un altro milione e 250 mila euro che è nelle intenzioni della Regione destinare a Recanati. Quest’ultimo fondo, però, è ancora tutto da formalizzare e sulla sua disponibilità pende sempre la decisione del Ministero. Infine c’è anche una terza ipotesi ed è quella della vendita del Poliambulatorio di via Cupa Madonna di Varano che, dice infine Marconi, “può valere diverse centinaia di migliaia di euro. Potrebbe essere avviata una permuta con un privato al quale verrebbe ceduto l’immobile in cambio dei lavori al S.Lucia.” Il progetto, però, sarebbe dovuto partire almeno con l’inizio dell’estate con il trasferimento della RSA e del Poliambulatorio all’interno dell’ospedale, lo spostamento della Dialisi nei locali dell’attuale Laboratorio analisi, l’istituzione della lungodegenza in medicina ed alcuni lavori esterni della struttura. Ma, con i tanti interrogativi ed incertezze che emergono sulla disponibilità dei fondi, si ha l’impressione che il progetto sia destinato a slittare e di molto.