STRUMENTI CHIUSI IN MAGAZZINO E INTERVENTI DI CHIRURGIA AL SENO PROMESSI MA MAI ATTUATI. MARANGONI SOLLEVA IL CASO DEL MAMMOTONE: STRUMENTO FONDAMENTALE PER LA SALVAGUARDIA DAL CANCRO DEL SENO.
Prosegue la battaglia del consigliere regionale Enzo Marangoni a favore dei piccoli ospedali della Regione Marche. In prima linea per il Santa Lucia di Recanati, Marangoni non fa distinzioni di campanile, battendosi anche per gli Ospedali di Pergola, Sassoferrato, Cingoli e Loreto. Dopo il caso dell’ecocardiografo rotto presso l’Ospedale Santa Casa di Loreto, il Consigliere regionale Enzo Marangoni solleva il caso di un altro strumento che doveva essere utilizzato presso la Radiologia di Loreto ma che sembra essere depositato in un qualche magazzino dell’Azienda Ospedaliera.
Si tratta del “Mammotone”, uno strumento d’avanguardia e di fondamentale importanza per la prevenzione e la lotta del tumore al seno. Consente prelievi e diagnosi con contemporanea asportazione di piccole calcificazioni e permette di evitare interventi chirurgici alle donne alle quali viene riscontrata la presenza di tessuti calcificati all’interno del seno o di prelievi di campioni di tessuti per successivi ulteriori approfondimenti diagnostici. Quindi permette di evitare l’operazione chirurgica tramite interventi microinvasivi.
Oltre al fatto di tenere il Mammotone depositato in un magazzino, il che già potrebbe configurare un danno erariale, non ci si è ancora attivati per formare medici ed operatori tramite corsi specifici all’uso di questa importante apparecchiatura.
Il Consigliere regionale Enzo Marangoni ricorda che solo in seguito alla sua uscita sugli organi di stampa e alla presentazione di un’interrogazione regionale, l’ecocardiografo è stato ripristinato presso la struttura dell’Ospedale di Loreto, seppur preso in affitto con tutti i relativi costi che comporta.
Altra problematica risulta quella dell’assenza del chirurgo dell’ Area Vasta numero 2, mentre nell’Area Vasta 3, il chirurgo del’ospedale di San Severino opera un giorno alla settimana presso il Santa Lucia di Recanati. Invece a Loreto, dopo tanti proclami e promesse, ancora non si è visto nulla. Eppure risulta agli atti che un giorno alla settimana presso l’ospedale Santa Casa di Loreto avrebbe dovuto operare un chirurgo per gli interventi della mammella.
Pochi mesi fa il Presidente della regione Spacca e l’assessore Mezzolani avevano assicurato che, in attesa dell’inaugurazione del Polo dell’Aspio, i servizi ospedalieri di Osimo e Loreto sarebbero stati potenziati. Evidentemente dobbiamo arrenderci all’evidenza che, nella sostanza, ai proclami non seguono mai fatti concreti e questo purtroppo ricade sulla pelle dei cittadini della bassa Valle del Musone.
Ancora, dovrebbe essere fatta chiarezza, da parte di chi di dovere, sulle voci insistenti che girano nell’ospedale di Loreto su un imminente trasferimento di buona parte degli infermieri verso altre strutture.
Enzo Marangoni – Consigliere Regionale Libertà e Autonomia – Noi Centro