Via libera al Museo dell’Emigrazione Marchigiana nel mondo. Ieri mattina, a Recanati, a Villa Colloredo Mels, sede dei Musei civici, che ospiterà anche la nuova struttura museale, è stata firmata la convenzione tra la Regione e il Comune di Recanati. A sottoscrivere il documento, che consente l’avvio ufficiale del progetto, l’assessore regionale all’Emigrazione, Luca Marconi e il sindaco Francesco Fiordomo. Presente alla firma, l’assessore alla Cultura del Comune di Recanati, Andrea Marinelli e il presidente del Consiglio dei Marchigiani all’estero, Emilio Berionni. “Quando i nostri nonni erano extracomunitari” è il sottotitolo che accompagnerà il nuovo museo la cui sede non è caduta a Recanati perché sono natio di questa città, ha detto Marconi, ma perché fra gli spazi disponibili, circa 200 mq, era quello meglio indicato e già predisposto ad ospitare, senza costi aggiuntivi, questa iniziativa.” Marconi ha ricordato che su mezzo milioni di marchigiani emigrati all’estero sono 65.000, quelli che hanno mantenuto la cittadinanza italiana. Non dobbiamo dimenticare inoltre i tanti giovani che oggi vanno via dall’Italia per vari motivi, in direzione Europa e sud America.” Il museo che si andrà a realizzare è importante, ha detto ancora Marconi, specialmente alle giovani generazioni, che il destino di tanti migranti che arrivano nel nostro Paese per cercare condizioni di vita migliore è lo stesso che ha accompagnato i nostri antenati nel secolo scorso. Prendere coscienza di questo significa prendere coscienza della nostra storia e della nostra identità”. “Il Comune di Recanati – ha ribadito il sindaco Fiordomo – sensibile al processo dell’emigrazione recanatese nel mondo, da diversi anni sta allestendo esposizioni permanenti e temporanee sul fenomeno migratorio, quali il Museo d’Arte contemporanea e dei pittori dell’emigrazione. Vivi sono poi i contatti e i legami con gli emigrati.”
La convenzione sottoscritta dalla Regione e dal Comune di Recanati stabilirà il rapporto di collaborazione tra i due enti. In particolare, la Regione avrà il compito di coordinare le diverse attività, mentre il Comune di Recanati dovrà provvedere, oltre alla sede, anche alla promozione di iniziative didattiche ed educative, alla definizione della raccolta e delle ricerche relative al patrimonio da conservare e ogni altro materiale rilevante ai fini espositivi, con il concorso delle associazioni dei marchigiani all’estero e in Italia, delle Province e di altri soggetti pubblici e privati. Nel museo troveranno posto anche gli antenati della stella del Barcellona, Lionel Messi. Il sindaco Fiordomo e Andrea Marinelli, assessore alle culture, hanno ricordato come scorre sangue leopardiano nelle vene di questo campione. Il suo antenato Angelo Messi, nato nella città di Leopardi nel 1866, emigrò a soli 23 anni insieme alla sua sposa, Maria Latini a Rosario in Argentina. Marinelli ha ricordato anche che sono stati approfonditi gli studi sulle origini recanatesi di questo campione e che saranno inviati al Consiglio degli emigrati in Argentina che si riunirà il prossimo mese di luglio.