Una gara in versi tra scrittori e poeti per omaggiare Giacomo Leopardi e il suo rapporto con Napoli in occasione del suo 214° Genetliaco.
In piazza Plebiscito, Libreria Treves, venerdì 29 giugno ore 19,00 previsti gli interventi di eminenti esperti ed appassionati che si confronteranno sulla figura del poeta recanatese
Poeti e scrittori in campo tra letture e una gara in versi per un omaggio a Giacomo Leopardi. Appuntamento imperdibile per appassionati e curiosi venerdì 29 giugno alle 19,00 presso la libreria Treves in piazza Plebiscito a Napoli in occasione del 214° genetliaco del poeta recanatese.
L’evento, come ormai tradizione, è a cura dell’Associazione Leopardi & Napoli legame indissolubile, con il patrocinio del Comune di Napoli e si svolge in collaborazione con l’Accademia Palasciania e per quest’edizione con l’Associazione VeraMente. “L’iniziativa si è trasformata negli anni in un’occasione originale per un confronto autentico e di spessore tra poeti e scrittori sulla figura di Giacomo Leopardi – dichiara l’ideatore Agostino Ingenito ( autore di un saggio sulle reali cause della morte del poeta) – cerchiamo di alimentare in tal modo un legame che non si è mai spezzato con Leopardi che trascorse gli ultimi anni della sua vita a Napoli, morendo a soli 39 anni e lasciandoci un patrimonio letterario eccezionale”.
Il rapporto fondamentale con la biblioteca di suo padre il conte Monaldo e la recita di alcuni canti, sono alla base dell’intervento dell’eclettico scrittore e filosofo Marco Palasciano. Significativo l’apporto che sarà offerto dalla scrittrice Viola Amarelli che interviene sulle riscritture leopardiane di Harold Bloom di Mark Strand, oltre a recitare la poesia “Giacomo a Fontanelle” tratta dal suo ultimo libro.
Interazione tra testi musicali e melodie alternative per l’intervento del songwriter Nino Velotti, l’artista che si laureò in filosofia, trattando dell’infanzia prodigiosa di Leopardi, si ispirerà ai canti de La Ginestra e del Sabato del Villaggio per le sue variazioni su tema, traendo spunto anche dal suo ultimo lavoro discografico.
Scruterà il pensiero leopardiano, il filologo e traduttore Daniele Ventre. Un “duello” (a colpi di fonti documentarie) tra gli scrittori Claudio Finelli e Antonio Maggio per dimostrare, l’uno, l’omosessualità di Leopardi (e il suo amore disperato per l’amico Antonio Ranieri) e, l’altro, per dimostrare la sua eterosessualità (e l’amore per Silvia, Aspasia e le altre donne).
Inoltre, il pubblico è invitato a portare in dono uno o più libri, che saranno consegnati all’Associazione VeraMente per la sua Librioteca (la biblioteca pubblica che sta allestendo a Villa di Briano); a fine serata, tra tutti coloro che avranno donato almeno un libro, sarà sorteggiata un’opera di pregio.