Per la prima volta nella storia delel celebrazioni leopardiane non sono stati affissi per la città i manifesti che annunciano la ricorrenza della nascita del poeta Giacomo, con il tradizionale programma delle iniziative. Circolano solo gli inviti per cui la manifestazione rischia di essere riservata ad una elite di persone.
Sabato 30 inaugurazione della nuova mostra GIACOMO DEI LIBRI
Una tre giorni intensa dedicata al grande Poeta
Domani venerdì 29 giugno, nel giorno della ricorrenza della nascita di Giacomo Leopardi, si aprono a Recanati, le ‘Celebrazioni Leopardiane’ un week-end ricco di grandi appuntamenti dedicati alla figura e al mondo di Giacomo Leopardi.
Domani 29 giugno si apre con la celebrazione del compleanno del Sommo Poeta dalle 17,00 in Comune con l’intervento e la premiazione “ Premio Giacomo Leopardi” del prof. Lucio Felici uno dei massimi esponenti dell’editoria italiana, per il suo studio e ricerca sul Poeta.
A seguire alle 21,30 sul Colle dell’Infinito Recital di musica e poesia con il “Pastore Errante” con la voce narrante di Stefania Orsola Garello, attrice di grande pregio sia teatrale che cinematografica, che con la sua interpretazione ci porterà nel mondo della natura, l’attrice verrà accompagnata dalle musiche di Gavino Murgia e Daniele di Bonaventura noti musicisti del panorama italiano già collaboratori del jazzista Paolo Fresu .
Sabato 30, si apre la mostra presso nei locali di Casa Leopardi “Giacomo dei Libri La Biblioteca Leopardi come spazio delle idee ” un’attesa esposizione organizzata dalla Regione Marche e da Casa Leopardi, un viaggio intellettuale che permette ai visitatori di approfondire la conoscenza del poeta attraverso le opere e i testi che lo hanno fatto crescere e diventare l’eccezionale talento che noi tutti conosciamo. Organizzata in occasione del bicentenario dell’apertura al pubblico della Biblioteca, la mostra ripercorre il cammino culturale e poetico del giovane Giacomo nella Biblioteca, luogo unico nel panorama marchigiano con i suoi testi classici e illuministi che il conte Monaldo volle creare ed ampliare per tutta la sua vita a beneficio dei figli e di tutta la comunità; ancora oggi la biblioteca Leopardi è considerata una delle più ampie raccolte private di testi rari italiani. La mostra nasce con due obiettivi: evidenziare il valore culturale del luogo inteso come patrimonio universale e spiegare l’importanza simbolica e affettiva che la biblioteca ha avuto per i due grandi personaggi: Monaldo e Giacomo Leopardi.
Una sezione sarà dedicata alla relazione fra la biblioteca del poeta recanatese con quella di Jean-Jacques Rousseau, in quanto entrambe rappresentano i luoghi di origine delle riflessioni e della scrittura dei due grandi autori.
La cerimonia inaugurale sarà presso Palazzo Leopardi tra gli ospiti le autorità e personaggi del panorama culturale italiano e internazionale, di seguito alle ore 21.30 nella chiesa di S.Vito si svolgerà un omaggio musicale a Leopardi e Rousseau con concerto per Pianoforte e Orchestra n.1 in Mi minore di Fryderyk Chopin al pianoforte il maestro Gianluca Luisi.
Per finire domenica 1 Luglio alle 17.00 presso il comune di Recanati si terra l’incontro di studio “Dialogo Rousseau-Leopardi” , dove i relatori Maria de la Nieves Muñiz e Gauthier Ambrus, analizzeranno in maniera approfondita i legami che le due biblioteche ebbero sulla formazione dei due grandi protagonisti della letteratura internazionale.
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APPROFONDIMENTO SULLA MOSTRA
LA MOSTRA GIACOMO DEI LIBRI
“Giacomo dei libri – La Biblioteca Leopardi come spazio delle idee”: questo è il nome della nuova mostra organizzata da Casa Leopardi e dalla Regione Marche che verrà ospitata presso Casa Leopardi dal prossimo 30 giugno 2012 .
L’esposizione, organizzata in occasione del bicentenario dell’apertura al pubblico della Biblioteca, nasce con due obiettivi: evidenziare il valore culturale del luogo inteso come patrimonio universale e spiegare l’importanza simbolica e affettiva che la biblioteca ha avuto per due grandi personaggi: Monaldo e Giacomo Leopardi.
“Una mostra dallo straordinario valore culturale – dichiara l’assessore alla Cultura della Regione Pietro Marcolini – che riaccende i riflettori sull’enorme portata della figura e delle opere di Giacomo Leopardi. Incentrata sulla formazione della biblioteca, sul labirinto culturale così come trovato e successivamente esplorato ed interpretato dal giovane poeta, l’esposizione riesce a valorizzare il rapporto fra la struttura culturale e il territorio. Il percorso offre anche testimonianza dell’influenza della cultura del ‘700 francese in Italia permettendo un parallelo tra la biblioteca che fu luogo di origine di riflessioni di Jean Jacques Rousseau e quella di Monaldo, padre di Giacomo, che seppe interpretare le aperture culturali di quel secolo, realizzando l’importante collezione di libri, dividendoli per categorie e materie.
Fortemente voluta da Monaldo Leopardi, la Biblioteca è stata aperta al pubblico nel 1812,ed ha rappresentato per il padre del Poeta il lavoro di tutta una vita, un’intensa attività in cui ha coinvolto Giacomo e gli altri fratelli nel gioco collaborativo di scelta e di catalogazione dei materiali. Un impegno protratto in questi duecento anni dagli eredi che hanno mantenuto e valorizzato la biblioteca come da disposizione testamentaria del conte Monaldo.
“La Biblioteca è la grande Opera di Monaldo , quella che lo impegnerà per tutta la vita e quella per cui andrebbe ricordato” dichiara il conte Vanni Leopardi “ Non solo egli raccoglie questo pregevole fondo librario, ma nel 1812 lo apre al pubblico, con un gesto che denota liberalità e lungimiranza, permettendo così il libero accesso alla cultura.
Tanto valore dà Monaldo a questa iniziativa, da vincolare, con le sue disposizioni testamentarie, i suoi discendenti a mantenerne libero l’accesso agli studiosi.
– “Voglio ancora provedere [sic]” scrive nel Testamento “alla conservazione e buon uso della mia Biblioteca, la quale ho raccolta con grandi cure e dispendi, non solo per vantaggio e comodo dei miei descendenti, ma ancora per utile e bene dei miei concittadini recanatesi -”.
Questo impegno è stato sempre fedelmente onorato dalla famiglia Leopardi, infatti ancora oggi studiosi da tutto il mondo frequentano le antiche sale per approfondire la loro conoscenza dell’opera del Poeta e la “piccola” Biblioteca di Recanati diventa così il centro dell’universo leopardiano.
Lo spunto che ci offre qui Monaldo è quello di promuovere la cultura e renderla accessibile. La mostra Giacomo dei libri è dedicata a tutti gli uomini che cercano una società migliore e che, pur esprimendosi con diverse favelle, parlano il linguaggio universale usato da Giacomo Leopardi.”
Il grande valore della Biblioteca va ricercato anche nel rapporto intercorso tra questo luogo e Giacomo.
Il carattere, la morale e la scrittura del poeta che si definisce proprio attraverso la lettura e che va intesa come conversazione, come dialogo con gli autori. Si può infatti riprendere una frase di Giacomo Leopardi nel Filippo Ottonieri, quando scrive che “il leggere è un conversare, che si fa con chi scrisse”.
Proprio per questo, la mostra, non solo affronta la storia della sua fondazione, ma racconta, attraverso i documenti, i testi e i libri amati dal giovane Giacomo Leopardi, l’espressione poetica e filosofica della sua opera.
La mostra si articola in aree tematiche organizzate all’interno di spazi messi a disposizione da Casa Leopardi.
“Giacomo dei libri” è un fantastico viaggio intellettuale che permette ai visitatori di approfondire la conoscenza del poeta attraverso le opere e i testi che lo hanno fatto crescere e diventare l’eccezionale talento che noi tutti conosciamo.
GIACOMO DEI LIBRI
LA BIBLIOTECA LEOPARDI COME SPAZIO DELLE IDEE
La mostra “Giacomo dei libri” si articola in sei aree tematiche, organizzate all’interno degli spazi messi a disposizione da Casa Leopardi e si avvale di supporti tecnologici multimediali appositamente progettati.
Nella prima sezione sono presenti i documenti relativi alla formazione della biblioteca e alcuni oggetti di famiglia che accompagnano l’allestimento. Vengono esaminati gli elementi che hanno portato alla configurazione architettonica della biblioteca, dando ampio spazio al ruolo di Monaldo. Particolarmente interessanti le istruzioni per allestire una biblioteca pubblica, cui Monaldo si riferisce, o il manoscritto con le regole di prestito e conservazione dei libri. Saranno esposti tutti i materiali relativi agli acquisti dei libri, agli scambi con diversi librai e stampatori, fino a Antonio Fortunato Stella, che sarà l’editore di Leopardi. Di particolare rilievo i documenti relativi alla soppressione dei monasteri da cui alla biblioteca perverrà altro materiale, o alle fiere di Recanati e Senigallia. Copiosa la documentazione epistolare, tra Monaldo e i librai, o con parenti quali Carlo Antici. In questa sezione si mette in rilievo anche il ruolo di Giacomo e dei suoi fratelli quali catalogatori dei libri scelti per la propria libreria. Altro materiale documentario da tener presente consiste in inventari e schede di lavoro dei ragazzi Leopardi, effettivi bibliotecari.
Nella seconda sezione si potranno vedere i primi e fondamentali strumenti di lavoro che iniziano Giacomo allo studio erudito e filologico: dizionari e repertori. Strumenti che si accompagnano alle prime composizioni di cui si esporranno diversi manoscritti e fonti di riferimento, soprattutto classiche. Il periodo trattato comprenderà gli anni 1810-1815.
La terza sezione comprende i libri con cui Giacomo entra in contatto in una fase successiva della sua frequentazione in biblioteca. Si tratta dei libri che lo spingono al dialogo con i grandi autori del pensiero europeo: da Condillac a Voltaire, Rousseau e Montesquieu, Locke e Hume, la de Stäel e la de Lambert, per citarne alcuni.
La quarta sezione si compone di una serie di interessanti esemplari di libri scelti dal Poeta recanatese per la stesura di due antologie: la Crestomazia della prosa e la Crestomazia della poesia.
La quinta sezione riguarda materiale di lavoro autografo conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli. Si tratta di schede di memoria che delineano percorsi criptici in opere quali lo Zibaldone, o afferiscono alle Operette morali, o che si rifanno a letture di riviste come la “Revue encyclopédique”, schede tutte che rinviano a note mnemotecniche e a percorsi immaginari che prendono spunto da segni precisi.
La sesta sezione consiste in una messa in opera del meccanismo della scrittura leopardiana nello Zibaldone e va ricollegata alla parte in cui si tratta delle lingue e dell’origine del pensiero. I concetti chiave del meccanismo sono i rapporti tra le parole, i rapporti tra le cose.
L’esposizione metterà poi in relazione la biblioteca del poeta recanatese con quella di Jean-Jacques Rousseau, in quanto entrambe rappresentano i luoghi di origine delle riflessioni e della scrittura dei due grandi autori. Per approfondire il rapporto tra i due autori, il giorno successivo all’inaugurazione, il 1 luglio, presso l’Aula Magna del Palazzo Comunale si terrà l’incontro di studio Dialogo Rousseau – Leopardi, al quale interverranno María de las Nieves Muñiz Muñiz e Gauthier Ambrus.
La famiglia Leopardi in collaborazione con la Regione Marche è attualmente impegnata nell’importante opera di restauro che riporterà le sale della biblioteca al loro impianto originario, rimuovendo le tante modifiche apportate, soprattutto alla policromia settecentesca degli ambienti, durante gli ultimi duecento anni. Congiuntamente porta avanti il progetto di recupero dell’edificio anticamente adibito a scuderia del palazzo e abitato, limitatamente ai piani superiori, dalla famiglia di Teresa Fattorini: la figlia del cocchiere cantata da Giacomo nella poesia “A Silvia”.
Queste due importanti operazioni consentiranno la riqualificazione dei luoghi leopardiani nell’ottica di un miglioramento dei servizi rivolti al turismo e dell’offerta culturale.
E’ possibile visitare “Giacomo dei libri – La Biblioteca Leopardi come spazio delle idee” nei locali di Casa Leopardi a Recanati dal 30 giugno 2012
tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 18
Per info www.giacomoleopardi.it
Ufficio stampa
FORMAT Communication – Cristina Tilio 337654877
In collaborazione con:
Provincia di Macerata, Comune di Recanati,
Centro Nazionale di Studi Leopardiani; Centro Mondiale della Poesia e della Cultura “Giacomo Leopardi”; Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, Camera di Commercio di Macerata, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche